Aterosclerosi

L'aterosclerosi è una condizione cronica e progressiva caratterizzata dalla formazione di placche (ateromi) all'interno delle arterie.
Si tratta della patologia vascolare cronica più comune in tutto il mondo, ma viene spesso confusa con l’arteriosclerosi, che indica un altro tipo di problematica. Il termine medico esatto con cui dev’essere definita è aterosclerosi: cos’è e come si manifesta?

Cos’è l’aterosclerosi

L'aterosclerosi è una condizione cronica e progressiva caratterizzata dalla formazione di placche (ateromi) nella parete delle arterie. Queste placche sono costituite principalmente da depositi di grasso, colesterolo, calcio e vari tipi di cellule, e si accumulano sulle pareti interne dei vasi sanguigni. Nel tempo, le placche possono crescere, restringendo il lume dell'arteria e compromettendo il flusso sanguigno. Questo può portare a una serie di problemi, tra cui l'ispessimento delle arterie, la riduzione dell'elasticità vascolare e l'eventuale rottura della placca, che possono causare occlusioni.

Il sistema cardiovascolare, all’interno del quale il sangue si muove, include i seguenti organi:
  • Cuore, ossia la naturale pompa del nostro organismo
  • Arterie, i vasi sanguigni attraverso cui il sangue parte dal cuore per giungere fino a tessuti e organi periferici
  • Vene, i vasi sanguigni attraverso cui il sangue torna al cuore
  • Capillari, i vasi sanguigni più sottili risultanti dalla ramificazione delle arterie

? importante ricordare che la circolazione del sangue svolge una funzione essenziale: porta nutrimento alle cellule, consente il trasporto di globuli bianchi e ormoni, favorisce la depurazione da elementi di scarto e anidride carbonica, protegge da diverse patologie, influisce sulla gestione del pH e della temperatura corporea. Il complesso sistema della circolazione deve quindi essere ben funzionante se si vogliono prevenire tutta una serie di problematiche anche potenzialmente gravi..

I sintomi di aterosclerosi possono variare da persona a persona, in base alla gravità e alla localizzazione dell’ostruzione arteriosa. Dal momento che inizialmente le placche sono di piccole dimensioni, la patologia può progredire silenziosamente per anni senza generare segnali evidenti, fino a quando l’aumento di volume non impatta sulla circolazione sanguigna e può quindi verificarsi una complicanza grave. Ecco perché non è facile associare all’aterosclerosi sintomi iniziali veri e propri.

? però possibile individuare alcuni segnali specifici in base alla localizzazione della placca o delle placche: l’aterosclerosi infatti è una patologia di tutto l’organismo e può manifestarsi potenzialmente in qualsiasi arteria del corpo umano. Ecco alcune situazioni tipiche di questa condizione:
  • La più comune è l’angina pectoris, che è una sensazione di dolore o disagio al petto. Essa si presenta quando il flusso sanguigno al cuore è compromesso, di solito durante l'attività fisica o uno stato di stress emotivo. L'angina può manifestarsi come una sensazione di pressione, pesantezza, bruciore o stretta nel petto o nell’addome superiore e può irradiarsi alle braccia, alla schiena, al collo o alla mandibola. In questo caso, si può parlare di aterosclerosi coronarica, che coinvolge le arterie coronarie.
  • Nelle arterie carotidee, la formazione di placche può ostacolare il flusso sanguigno al cervello. ? quindi possibile che l’aterosclerosi provochi sintomi neurologici: debolezza o paralisi improvvisa di un lato del corpo, difficoltà nel parlare o nel comprendere il linguaggio, problemi di visione, vertigini o difficoltà a coordinare i movimenti.
  • Nei vasi sanguigni che irrorano il cervello, soprattutto in età avanzata, l'aterosclerosi può provocare demenza vascolare, un disturbo che si manifesta con sintomi di deterioramento cognitivo, difficoltà di memoria, problemi di linguaggio, perdita di orientamento spazio-temporale e cambiamenti nella personalità o nel comportamento. Tali cambiamenti possono includere: irritabilità, impulsività, fino ad ansia e depressione.
  • La Claudicatio intermittens è una condizione che implica difficoltà di deambulazione, dolore, crampi, affaticamento o debolezza nei muscoli delle gambe durante l'attività fisica. I sintomi possono essere più evidenti durante la camminata o la corsa e tendono a scomparire quando ci si ferma e si riposa. ? il segnale di un’aterosclerosi periferica.
  • L'aterosclerosi delle arterie renali può presentarsi con sintomi come gonfiore alle gambe o alla faccia, affaticamento, perdita di appetito, nausea, difficoltà a concentrarsi e aumento della frequenza urinaria.

Infine, l’aterosclerosi può dare sintomi come:
  • pallore della pelle
  • pelle fredda al tatto
  • perdita di peli sulle gambe
  • indebolimento del polso nelle arterie periferiche
  • ulcere o lesioni che non guariscono facilmente
  • disfunzione erettile negli uomini

La principale causa dello sviluppo di aterosclerosi è l'accumulo di lipidi e altre sostanze sulle pareti delle arterie, che porta alla formazione delle placche aterosclerotiche. Vediamo più nel dettaglio i fattori di rischio associati a questa condizione:
  • Ipertensione arteriosa: la pressione sanguigna elevata irrita e danneggia le pareti delle arterie, rendendole più vulnerabili
  • Livelli elevati di colesterolo LDL ("colesterolo cattivo"). Al contrario, livelli più alti di colesterolo HDL ("colesterolo buono") possono avere un ruolo protettivo
  • Fumo di tabacco, che danneggia le pareti delle arterie, aumentando anche il rischio di sviluppo di patologie cardiovascolari
  • Diabete mellito, a causa della compromissione della funzione endoteliale e dell'aumento dell'infiammazione sistemica
  • 翱产别蝉颈迟à e sovrappeso: l'eccesso di peso corporeo è associato a una maggiore incidenza di ipertensione, dislipidemia e resistenza all'insulina, tutti fattori che contribuiscono all'aterosclerosi
  • 厂别诲别苍迟补谤颈别迟à: la mancanza di esercizio fisico influisce negativamente sul flusso sanguigno
  • Alimentazione poco sana: una dieta ricca di grassi saturi e zuccheri semplici, nonché il consumo di bevande alcoliche, possono favorire l'accumulo di ateromi
  • Stress cronico, che può influenzare negativamente la salute cardiovascolare, aumentando il rischio di ipertensione e infiammazione
  • Predisposizione genetica: è necessario prestare particolare attenzione se in famiglia sono presenti casi di patologie cardiovascolari
  • Età avanzata: l'invecchiamento è associato a cambiamenti fisiologici nelle arterie, incluse la perdita di elasticità e il progressivo deposito di placche aterosclerotiche

Questi fattori di rischio possono agire singolarmente o in combinazione, aumentando la probabilità di sviluppare aterosclerosi e le sue complicanze

Il primo passo è sempre sottoporsi a visite mediche regolari, a maggior ragione se il paziente è un soggetto a rischio per familiarità o altri fattori. Durante la visita, il medico valuta la storia clinica del paziente, inclusi eventuali fattori di rischio. Sebbene non sia scontato, durante l’esame fisico il medico può eventualmente rilevare tramite l’uso dello stetoscopio un rumore vascolare anomalo, un soffio, nell'area delle arterie carotidi.

In seguito, per diagnosticare l’aterosclerosi, le analisi del sangue sono indispensabili: gli esami consentono infatti di valutare i livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL, colesterolo HDL, trigliceridi e altri marcatori infiammatori che possono essere associati alla condizione.

In seguito, si rendono necessari altri esami:
  • Ecocardiogramma, che attraverso l’uso di ultrasuoni può produrre immagini del cuore e delle sue valvole. Può essere utilizzato per valutare le dimensioni e la funzione del cuore, soprattutto in seguito a determinati sintomi
  • Ecocolordoppler: questo esame utilizza ultrasuoni per valutare il flusso sanguigno attraverso le arterie. Può essere utilizzato per individuare l'ostruzione del flusso sanguigno nelle carotidi, nelle arterie periferiche e altre ancora
  • Angiografia: questa procedura di imaging prevede l’uso di raggi X e l’iniezione diretta di un mezzo di contrasto per visualizzare le arterie e valutare la presenza e il grado di ostruzione. Permette inoltre un trattamento diretto di eventuali placche aterosclerotiche ostruttive nei diversi distretti
  • Angio-RM, con mezzo di contrasto paramagnetico, che consente di accertare la presenza di aterosclerosi o altre condizioni
  • Angio-TC, fra gli esami diagnostici che permettono il più alto grado di dettaglio. Combinando le caratteristiche dell’angiografia a quelle della tomografia computerizzata, permette di analizzare la circolazione sanguigna nelle arterie e l’irrorazione degli organi
  • Scintigrafia miocardica: questa procedura utilizza traccianti radioattivi per studiare la perfusione del sangue al cuore, determinandone possibili difetti regionali.

L’aterosclerosi può avere conseguenze piuttosto serie, in alcuni casi anche gravi:
  • Infarto miocardico: la formazione di coaguli sanguigni nelle arterie coronarie può infatti causare un blocco improvviso del flusso sanguigno al cuore, con conseguente infarto miocardico
  • Insufficienza cardiaca: il cuore si indebolisce e perde la capacità di pompare sangue in modo efficiente, fino a non soddisfare più le esigenze metaboliche del corpo
  • Ictus: gli ateromi nelle carotidi o nelle arterie cerebrali possono rompersi e causare la formazione di coaguli che ostruiscono il passaggio del sangue al cervello, provocando un ictus ischemico. Questo può portare a danni cerebrali permanenti o essere fatale
  • Aneurismi: le placche aterosclerotiche possono indebolire le pareti delle arterie, aumentando il rischio di formazione di aneurismi, cioè la dilatazione patologica delle pareti arteriose. In caso di rottura, l’esito potrebbe essere infausto
  • Insufficienza renale cronica: la compromissione del flusso sanguigno ai reni può causare danni renali progressivi e la possibile insorgenza di ipertensione arteriosa resistente ai farmaci
  • Arteriopatia periferica: l'aterosclerosi nelle arterie degli arti inferiori può determinare un restringimento tale da aumentare il rischio di ulcere alle gambe o perfino di gangrena, con il rischio di amputazione dell’arto stesso

Un paziente con aterosclerosi può avere aspettative di vita variabili, in base all’entità della condizione, alle complicanze associate e alla risposta al trattamento. Ecco perché è fondamentale non solo accertare la diagnosi, ma anche procedere con la cura opportuna: un trattamento tempestivo ed efficace, insieme a un adeguato controllo dei fattori di rischio, può contribuire a mantenere una buona qualità di vita e un'aspettativa di vita simile a quella della popolazione generale. Tuttavia, è fondamentale monitorare attentamente la condizione e adottare misure preventive.

Il trattamento dell'aterosclerosi si basa su una combinazione di modifiche dello stile di vita, terapie farmacologiche e, in alcuni casi, interventi medici o chirurgici per ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari.

Fondamentale è agire sullo stile di vita, con le seguenti buone pratiche:
  • Dieta sana: il paziente non deve limitarsi a ridurre l’assunzione di grassi saturi, ma deve anche aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani, come quelli presenti negli oli vegetali, nelle noci e nell’avocado
  • Esercizio fisico regolare: camminare, nuotare, andare in bicicletta o fare jogging può migliorare la salute cardiovascolare, ridurre il peso corporeo e abbassare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo. Si consiglia di fare almeno 150 minuti di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività aerobica intensa ogni settimana, oltre a esercizi di rinforzo muscolare almeno due volte alla settimana
  • Smettere di fumare

Per gestire i fattori di rischio e rallentare la progressione dell’aterosclerosi, lo specialista può prescrivere una terapia farmacologica. Tra i farmaci più utilizzati vi sono:
  • Statine, che fanno diminuire i livelli di colesterolo LDL circolante nel sangue, nonché il rischio di eventi cardiovascolari stabilizzando le placche aterosclerotiche se presenti
  • Antipertensivi, per tenere sotto controllo la pressione sanguigna e ridurre il carico sui vasi sanguigni e il cuore
  • Farmaci antiaggreganti piastrinici, come l'aspirina, che possono essere prescritti per prevenire la formazione di coaguli nelle arterie e ridurre il rischio di complicanze acute come l’infarto miocardico o ictus
  • Altri farmaci ipolipemizzanti (per es. ezetimibe, acido bempedoico, anti-PCSK9) per far abbassare i livelli di colesterolo LDL o aumentare i livelli di colesterolo HDL
  • Terapia per il Diabete Mellito: nel paziente diabetico un ottimo controllo cronico dei valori glicemici è essenziale per la prevenzione delle progressione dell’aterosclerosi

In alcuni casi, soprattutto se l’aterosclerosi è ormai grave o si è verificato un infarto, possono essere necessari interventi chirurgici con le seguenti procedure:
  • Angioplastica con stent, una protesi metallica medicata che, una volta inserita percutaneamente, permette all’arteria di restare aperta
  • Endoarteriectomia carotidea, che ha l’obiettivo di prevenire l’ictus soprattutto in pazienti la cui carotide risulti occlusa per almeno il 70% del lume totale. Dopo l’incisione sul collo, il chirurgo raggiunge la placca e la rimuove
  • Bypass, cioè la formazione di ponti vascolari che consentono al sangue di fluire liberamente a valle delle stenosi aterosclerotiche
  • Chirurgia di rivascolarizzazione periferica per ripristinare il flusso sanguigno alle arterie periferiche ostruite nelle gambe o altrove

In generale, il trattamento dell'aterosclerosi deve essere personalizzato in base alle esigenze e al rischio individuale del paziente. La gestione efficace di questa condizione richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga il paziente, il medico di famiglia, lo specialista cardiologo e, se necessario, altri professionisti sanitari come dietisti e fisioterapisti.

La prevenzione dell’aterosclerosi e la gestione dei fattori di rischio sono fondamentali per ridurre il rischio di complicanze anche molto gravi. Le strategie preventive sono in diversi casi equivalenti a quelle di trattamento primario: adottare una dieta equilibrata e sana, gestire i livelli di colesterolo, muoversi con regolarità, evitare il fumo, mantenere un peso corporeo ottimale. Oltre a queste pratiche, è anche bene:
  • Gestire lo stress tramite tecniche e discipline come la meditazione, lo yoga, la respirazione profonda e l'esercizio fisico
  • Monitorare e controllare con costanza la pressione sanguigna e adottare misure per mantenerla sotto controllo
  • Sottoporsi a controlli regolari: gli esami di routine, come la misurazione della pressione sanguigna, il controllo del colesterolo e la valutazione del glucosio nel sangue, così come visite mediche specialistiche di prevenzione, possono aiutare a individuare precocemente i fattori di rischio e prevenire lo sviluppo dell'aterosclerosi e delle patologie cardiovascolari.
Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

Le Strutture Sanitarie che accertano o curano questa patologia

Articoli correlati a Aterosclerosi

02 ottobre 2024 - GVM

Questione di cuore: percorsi di prevenzione per un cuore in salute

Le malattie cardiovascolari, tra le principali possono spesso essere prevenute o trattate se identificate precocemente. La Dott.ssa Malagoni spiega che queste patologie includono condizioni come angina, infarto, aritmie e aterosclerosi.
18 ottobre 2023 - GVM

TC Coronarica: i vantaggi per il paziente

Un’indagine diagnostica a bassa invasività che consente di valutare la salute delle coronarie
29 settembre 2023 - GVM

Le procedure diagnostiche invasive in Cardiologia: quali sono e cosa studiano

Servono a identificare patologie cardiache e coronariche e a definire percorsi diagnostico-tereapeutici personalizzati
01 luglio 2022 - GVM

Dislipidemia: cos'è e perchè è pericolosa

Tra i principali fattori di rischio per le patologie cardiovascolari
01 giugno 2022 - GVM

Bypass aorto-coronarico: in cosa consiste e quando serve

L'attività del cuore è caratterizzata da un equilibrio tra il fabbisogno di ossigeno e il flusso sanguigno. In determinate condizioni si può verificare un’alterazione di questo equilibrio che può a sua volta danneggiare il...
26 maggio 2022 - GVM

L’ipercolesterolemia e i miti da sfatare sulle statine naturali

Il riso rosso fermentato vero alleato naturale contro il colesterolo?  
06 dicembre 2021 - Cardiochirurgia

L’équipe di Cardiologia Interventistica di Maria Cecilia Hospital ha impiegato un sistema robotico per trattare una  stenosi dell’arteria carotide  
06 agosto 2021 - 色花堂News

I crostacei sono alimenti che contengono una buona percentuale di colesterolo,  in un etto di gamberi, ad esempio, vi è in media più colesterolo che in una tazza di latte.
21 giugno 2021 - 色花堂News

Nella corretta quantità, il colesterolo è coinvolto in diversi processi fondamentali per il funzionamento dell'organismo, ma quando i livelli sono alti costituisce uno dei fattori di rischio maggiori per le malattie cardiovascolari.
11 maggio 2021 - GVM

Diagnostica per immagini: tecnologie d’avanguardia nella diagnosi delle patologie cardiovascolari

Presso l'ospedale sono presenti la TC Revolution, la Risonanza Magnetica e la colonscopia virtuali
18 giugno 2020 - GVM

Il test da sforzo per capire se il cuore è in salute

Come si svolge e cosa può evidenziare l'esame
Non trovi la patologia che stai cercando?
Clicca qui

Prenotazioni e appuntamenti nel palmo della tua mano

La nuova app MyGVM ti permette di trovare il tuo medico preferito, prenotare visite, controllare l’esito degli esami direttamente dal tuo telefonino! Scaricala ora: