Il trattamento dell'aterosclerosi si basa su una
combinazione di modifiche dello stile di vita, terapie farmacologiche e, in alcuni casi, interventi medici o chirurgici per ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari.
Fondamentale è agire sullo stile di vita, con le seguenti buone pratiche:
- Dieta sana: il paziente non deve limitarsi a ridurre l’assunzione di grassi saturi, ma deve anche aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani, come quelli presenti negli oli vegetali, nelle noci e nell’avocado
- Esercizio fisico regolare: camminare, nuotare, andare in bicicletta o fare jogging può migliorare la salute cardiovascolare, ridurre il peso corporeo e abbassare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo. Si consiglia di fare almeno 150 minuti di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività aerobica intensa ogni settimana, oltre a esercizi di rinforzo muscolare almeno due volte alla settimana
Per gestire i fattori di rischio e rallentare la progressione dell’aterosclerosi, lo specialista può prescrivere una terapia farmacologica. Tra i farmaci più utilizzati vi sono:
- Statine, che fanno diminuire i livelli di colesterolo LDL circolante nel sangue, nonché il rischio di eventi cardiovascolari stabilizzando le placche aterosclerotiche se presenti
- Antipertensivi, per tenere sotto controllo la pressione sanguigna e ridurre il carico sui vasi sanguigni e il cuore
- Farmaci antiaggreganti piastrinici, come l'aspirina, che possono essere prescritti per prevenire la formazione di coaguli nelle arterie e ridurre il rischio di complicanze acute come l’infarto miocardico o ictus
- Altri farmaci ipolipemizzanti (per es. ezetimibe, acido bempedoico, anti-PCSK9) per far abbassare i livelli di colesterolo LDL o aumentare i livelli di colesterolo HDL
- Terapia per il Diabete Mellito: nel paziente diabetico un ottimo controllo cronico dei valori glicemici è essenziale per la prevenzione delle progressione dell’aterosclerosi
In alcuni casi, soprattutto se l’aterosclerosi è ormai grave o si è verificato un infarto, possono essere necessari interventi chirurgici con le seguenti procedure:
- Angioplastica con stent, una protesi metallica medicata che, una volta inserita percutaneamente, permette all’arteria di restare aperta
- Endoarteriectomia carotidea, che ha l’obiettivo di prevenire l’ictus soprattutto in pazienti la cui carotide risulti occlusa per almeno il 70% del lume totale. Dopo l’incisione sul collo, il chirurgo raggiunge la placca e la rimuove
- Bypass, cioè la formazione di ponti vascolari che consentono al sangue di fluire liberamente a valle delle stenosi aterosclerotiche
- Chirurgia di rivascolarizzazione periferica per ripristinare il flusso sanguigno alle arterie periferiche ostruite nelle gambe o altrove
In generale, il trattamento dell'aterosclerosi deve essere personalizzato in base alle esigenze e al rischio individuale del paziente. La gestione efficace di questa condizione richiede
un approccio multidisciplinare che coinvolga il paziente, il medico di famiglia, lo specialista cardiologo e, se necessario, altri professionisti sanitari come dietisti e fisioterapisti.