Nel corso della prima visita, il medico eseguirà un esame fisico verificando, al momento della palpazione, la presenza di dolore, che è il sintomo più evidente nel sito della frattura, potrà avvertire sempre al tatto, anche un inspessimento dovuto alla formazione di un callo osseo nelle fratture di lunga durata.
La radiografia è il primo esame richiesto, talvolta, però l’osso appare normale e le piccole fissurazioni non sono visibili a meno che la frattura non sia già in corso di guarigione (infatti, quando l'osso inizia a guarire, forma un callo, visibile ai raggi X). Sospettando una frattura da stress lo specialista potrà richiedere esami strumentali più sensibili come: la Risonanza magnetica (RM), che fornisce immagini molto dettagliate della lesione, inoltre non utilizza radiazioni, richiede tempi di esecuzione inferiori ad altri test di imaging ed è in grado di diagnosticare diversi tipi di problemi ossei e / o dei tessuti molli. La Scintigrafia ossea è una tecnica più sensibile della radiologia tradizionale e permette di individuare lesioni anche molto piccole non rilevabili con altri esami. Consiste nella somministrazione, per via endovenosa, di isotopi radioattivi in grado di fissarsi sull’osso e sulle aree in cui l’osso si è calcificato. L'area interessata apparirà più scura rispetto a un distretto non leso.