Sono principalmente due le tipologie più diffuse di questa patologia:
ulcera gastrica e duodenale. Ma è utile fare ulteriori distinzioni e precisazioni, che si troveranno di seguito.
Ulcera peptica
In alcuni testi informativi è possibile trovare questa definizione, alternativa a ulcera gastroduodenale. Ma l’ulcera peptica cos’è? Con questa espressione si indica l’ulcera che
colpisce proprio le alte vie digestive e
comprende quindi sia l’ulcera gastrica, sia quella duodenale. Secondo le stime, la macrocategoria interessa circa 4 milioni di pazienti ogni anno.
Ulcera gastrica
Nello specifico, cos'è l’ulcera gastrica? Si tratta di una
lesione della mucosa dello stomaco, che interessa soprattutto i soggetti con più di 60 anni d’età. In caso di ulcera gastrica, i sintomi sono simili a quelli dati da ulcera intestinale, ma con una caratteristica peculiare:
la sensazione dolorosa tende a peggiorare dopo aver mangiato. Nelle situazioni più serie, spesso dovute a un trattamento poco tempestivo, possono manifestarsi i segni di un’
ulcera gastrica sanguinante: senso di pienezza dello stomaco, dimagrimento improvviso e senza cause apparenti,
anemia dovuta a emorragia interna.
Ulcera duodenale
L’ulcera intestinale o duodenale interessa invece
la prima parte dell’intestino, ossia quella subito sottostante allo stomaco, e possono soffrirne anche soggetti in giovane età. Con ulcera duodenale i sintomi dolorosi si
percepiscono maggiormente nei momenti di riposo, compreso quello notturno (a discapito della qualità del sonno), mentre ingerire cibo ha l’effetto di alleviarli. Fra le tipologie di ulcera peptica, quella duodenale si manifesta nell’80% circa dei casi.
Ulcera perforata
Un’ulcera duodenale o gastrica perforata è una
complicanza di natura grave, originata dal mancato trattamento opportuno della lesione: fondamentale in tal senso è la precocità della diagnosi. L’erosione a cui è stata sottoposta la mucosa può infatti portare alla sua perforazione e alla conseguente fuoriuscita di materiale gastroduodenale (acidi o gas). L’ulcera perforata provoca sintomi come
dolore molto intenso e in peggioramento, inizialmente localizzato e in seguito diffuso a livello addominale;
rigidità e distensione dell’addome, che diventa molto duro al tatto;
tachicardia, dovuta al diffondersi del materiale nella cavità peritoneale.
Ulcera esofagea
Questa tipologia di ulcera colpisce l’esofago, in particolare la sua parte inferiore. Le ulcere esofagee sono per lo più collegate a una forma cronica di
reflusso gastroesofageo.ù
Ulcera anastomotica
Caso particolare costituisce l’ulcera anastomotica, che rappresenta una complicanza rara ma da risolvere con grande tempestività. Si forma per l’appunto sull’anastomosi: questo è il punto in cui sono stati suturati due segmenti di tratto digestivo
durante un intervento chirurgico, in modo da assicurare la continuità del tratto stesso. L’ulcera anastomotica provoca sintomi come dolore all’addome, disturbi nell’evacuazione, difficoltà nell’alimentarsi e in casi più rari sanguinamenti tramite vomito o feci.