Il
³¦²¹´Ú´Ú¨¨ ¨¨ stato assolto dall’accusa di essere dannoso per il nostro benessere. Uno studio condotto dal
Prof. Sebastiano Marra, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare a
Maria Pia Hospital di Torino e Co-Presidente delle Giornate Cardiologiche, sembra infatti dimostrare che la bevanda abbia principalmente
effetti positivi sia sul corpo che sulla psiche.
Lo studio ¨¨ durato otto anni, dal 2010 al 2018, e ha coinvolto un
campione di oltre 13 mila persone, uomini e donne di et¨¤ diverse, alle quali ¨¨ stato chiesto quanti ³¦²¹´Ú´Ú¨¨ bevevano al giorno e
in che modo il consumo di caffeina impattasse sull’umore e sui dati cardiovascolari, in particolare se soffrissero di pressione alta, colesterolo “cattivo” elevato o valore glicemico alto. Ulteriori dati sono stati raccolti in relazione allo stile di vita, alla presenza eventuale di
disturbi del sonno, di ansia e predilezione per una vita sedentaria.
L’idea di condurre un’indagine sugli effetti percepiti del consumo di ³¦²¹´Ú´Ú¨¨ ¨¨ nata a seguito della pubblicazione di due studi, uno americano e uno europeo, che dimostrano che chi beve ³¦²¹´Ú´Ú¨¨ presenta il 10% in meno di rischio di morte sia causato da neoplasie che da patologie cardiovascolari. Si tratta presumibilmente di una conseguenza legata all’
effetto antinfiammatorio e antiossidante delle sostanze contenute nel chicco del ³¦²¹´Ú´Ú¨¨, il prodotto in natura con il maggior contenuto di sostanze antiossidanti.
I dati raccolti grazie all’indagine statistica condotta dal Prof. Marra hanno confermato in primis la passione degli italiani per il ³¦²¹´Ú´Ú¨¨: la stragrande maggioranza di consumatori beve in media 2 tazzine al giorno, ma il 35% circa arriva a consumarne 5. Qualche dato: il 90% preferisce bere ³¦²¹´Ú´Ú¨¨ espresso, il 10% predilige il decaffeinato; con la moka, al bar o con le cialde, gli intervistati lo bevono sia a casa che fuori; il 60% utilizza lo zucchero mentre il restante 40% beve ³¦²¹´Ú´Ú¨¨ amaro o con dolcificante; il 50% degli under 30 beve ³¦²¹´Ú´Ú¨¨, percentuale che sale all’aumentare dell’et¨¤.
Dalla survey ¨¨ emerso che
i consumatori pi¨´ accaniti sono meno ansiosi e meno propensi a disturbi come affanno, stanchezza, insonnia. Inoltre, l’assunzione di ³¦²¹´Ú´Ú¨¨ non influisce su pressione, colesterolo e glicemia. Tra gli effetti benefici della bevanda si registrano anche un
maggior senso di appagamento e positivit¨¤, minore sedentariet¨¤.
Lo studio ha permesso di condurre infine anche un’indagine sulla
presenza di fattori di rischio cardiovascolare: il 90% degli intervistati presenta almeno un fattore di rischio, dato da sovrappeso o obesit¨¤, livello di colesterolo “cattivo” (LDL) alto, diabete, pressione alta. Gli specialisti hanno potuto cos¨¬ consigliare al paziente di adottare abitudini sane e un corretto stile di vita o eventualmente di approfondire con esami clinici la loro condizione di salute.