Inverno: come affrontarlo a tavola

Inverno: come affrontarlo a tavola
Nel periodo autunnale e invernale l’organismo deve fare fronte alla diminuzione delle ore di luce, all’abbassamento delle temperature e ai virus stagionali: per affrontare queste sfide, un valido aiuto arriva dall’alimentazione, e in particolare dai cibi stagionali. In questa intervista, la Dottoressa Paola Bongiovanni, nutrizionista presso Primus Forlì Medical Center, ci fornisce alcuni consigli su come scegliere gli alimenti giusti per questo periodo dell’anno.

Via libera ai cibi di stagione

Per fare fronte alla stanchezza e al calo di energie che spesso accompagnano il cambio di stagione e i primi freddi il primo consiglio è quello di privilegiare i cibi di stagione, preferibilmente a kilometro zero: sono infatti questi gli alimenti che contengono i nutrienti di alta qualità di cui ha bisogno il nostro organismo e che apportano la giusta quantità di sostanze nutraceutiche come vitamine e polifenoli.
«La stanchezza può a volte essere un segnale del fatto che ci si alimenta con alimenti privi o poveri di nutrienti» spiega la Dottoressa Bongiovanni «C’è una grande differenze tra alimentarsi e nutrirsi: il rischio è quello di riempirsi lo stomaco, ma senza acquisire i giusti nutrienti».

Verso un’alimentazione più consapevole

Alimentarsi in modo consapevole, seguendo un buon piano alimentare incentrato su cibi stagionali ricchi di nutrienti, è il primo passo per recuperare energie e mantenere la concentrazione.

«Mangiare bene significa prestare attenzione non solo a quello che si mangia, ma anche al modo in cui sono stati prodotti gli alimenti: leggere le etichette è importante ma è altrettanto importante capire dove andare a reperire prodotti alimentari di qualità».
In casi specifici, la figura del nutrizionista può aiutare a dare le giuste indicazioni su come destreggiarsi nella scelta degli alimenti, perché la persona possa poi muoversi in modo autonomo e consapevole sia al momento della spesa sia durante la preparazione dei pasti.

Un aiuto dalle crucifere

Tra gli alimenti autunnali e invernali, i vegetali che appartengono alla famiglia delle crucifere hanno senza dubbio una marcia in più. Le crucifere, il cui nome botanico corretto è Brassicaceae, è rappresentato da diversi ortaggi come broccoli, cavoli, verze, cime di rapa ma anche rafano, senape, rucola, ravanelli, crescione: sono tutti sono una buona fonte di vitamine e minerali essenziali, tra cui vitamina C, vitamina K, vitamina A, acido folico, potassio e calcio, nutrienti essenziali per la salute del nostro organismo. Inoltre, le crucifere sono ricche di antiossidanti, come il beta-carotene ed una serie di flavonoidi.

Il giusto apporto di vitamina C è garantito anche da alcuni frutti di stagione, come gli agrumi (arance, mandarini, limoni, pompelmi, bergamotti) e i kiwi. Anche la scelta dei condimenti è importante e a tavola non deve mancare l’olio d’oliva, che è ricco di vitamia E e polifenoli.

Integratori di vitamine e minerali: sì o no?

In generale, quando non sono presenti situazioni di scompenso documentato, è preferibile concentrarsi innanzitutto sulla scelta di una dieta bilanciata. «Gli integratori vengono assunti una o due volte al giorno, mentre una dieta bilanciata e nutriente, basata sulle giuste combinazioni alimentari, garantisce tutto il giorno e tutti i giorni il giusto apporto di vitamine e minerali», conclude la Dottoressa Bongiovanni.
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Revisione medica a cura di: Dott.ssa Paola Bongiovanni

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