La
BPCO, Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva è una malattia polmonare cronica che è caratterizzata da una
persistente ostruzione delle vie aeree che determina difficoltà di respiro. E' una
malattia invalidante molto diffusa e l'Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che diventerà a livello mondiale la terza causa di morte nel 2030. In Italia circa il 10 % della popolazione sopra i 40 anni è affetta da tale malattia.
Ne abbiamo parlato con il
Dott. Roberto Rondinini, Responsabile del reparto di
Medicina Respiratoria al
San Pier Damiano Hospital di Faenza.
Dottore, quali sono le cause della BPCO?
La BPCO è dovuta all'infiammazione delle vie aeree (
bronchite) e/o alla distruzione del parenchima polmonare (
enfisema polmonare) a loro volta secondari all'inalazione di sostanze irritanti. Fra queste sostanze ricordo innanzitutto il fumo di sigaretta, l'inquinamento ambientale (smog e polveri sottili), l'inquinamento professionale (fumi e vapori), gli inquinanti in ambiente domestico (biocombustibili). E' corretto sottolineare che la
causa più diffusa rimane comunque il
fumo di sigaretta e che il fumo passivo è dannoso quanto il fumo attivo.
Esiste anche una
forma di BPCO su base genetica dovuta alla mancanza di un enzima, "alfa 1 antitripsina", ma fortunatamente è
molto rara.
Quali sono i sintomi della BPCO?
I sintomi sono semplici e ben identificabili:
tosse,
catarro e dispnea, ovvero
fiato corto.
All'inizio però tali disturbi non sono purtroppo presi in considerazione dai pazienti e quindi non vengono riferiti al proprio medico di famiglia perché si ritiene normale presentare tosse e catarro, soprattutto al mattino, quando si fuma. Anche l'affanno nella prima fase della malattia è modesto, magari presente solo quando si fanno sforzi intensi come ad esempio salire le scale, e viene sottovalutato fino a quando non inizia a compromettere la nostra qualità di vita impedendoci di svolgere le comuni attività quotidiane.
Come si fa diagnosi di BPCO?
Quando un paziente a rischio, ovvero di età superiore ai 40 anni, fumatore o esposto all'inalazione di inquinanti atmosferici, presenta tosse, catarro e affanno deve rivolgersi al proprio Medico Curante il quale formula una diagnosi clinica di BPCO e richiede l'
esame cardine per la diagnosi strumentale di BPCO ovvero la
spirometria. L'esame è semplice, indolore, facilmente accessibile e a costo ridotto, che misura la quantità di aria che c'è nei nostri polmoni e soprattutto la velocità con cui questa aria esce, permettendo di evidenziare precocemente l'ostruzione bronchiale.
Ai fini diagnostici può essere utile eseguire anche un Rx o una TC al torace, quest'ultima soprattutto se si sospetta una BPCO enfisematosa.
La BPCO è curabile?
Pur essendo una malattia cronica degenerativa progressiva
è ben curabile utilizzando farmaci broncodilatatori e/o antinfiammatori cortisonici somministrati preferibilmente per via inalatoria (le famose "bombolette") che consentono sia di respirare meglio sia di prevenire le riacutizzazioni ovvero l'ulteriore peggioramento dei sintomi respiratori. Le riacutizzazioni sono dovute spesso al contatto con virus o batteri che aumentano l'infiammazione bronchiale e di conseguenza il catarro e il fiatone e spesso portano a dover fare uso di antibiotico e cortisone.
Infine è
fondamentale nella cura della BPCO
modificare il proprio stile di vita smettendo di fumare e praticando attività fisica senza dimenticare l'importanza della prevenzione mediante la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica.
Per maggiori informazioni o per prenotare una visita contatta San Pier Damiano Hospital allo 0546.671111 oppure tramite form contatti