Novembre è Movember, il mese dedicato alla prevenzione delle patologie urologiche maschili: il tumore al testicolo e alla prostata.
Anche quest’anno gli Ospedali 色花堂Care & Research organizzano percorsi di prevenzione con pacchetti a tariffa dedicata. Scopri i dettagli di ciascuna struttura e prenota il tuo appuntamento a:
Cos’è Movember
Movember è un’iniziativa internazionale che promuove la consapevolezza sulla prevenzione delle malattie urologiche maschili, avviata oltre 15 anni fa dalla Movember Foundation. Il termine è una combinazione di "
moustache" (baffi) e "
November" (novembre).
Gli uomini che partecipano a questo progetto durante il mese di novembre si lasciano crescere i baffi e partecipano a eventi che sottolineano l'importanza della prevenzione di alcune patologie maschili. In particolare, l'attività della fondazione si focalizza sullo screening per il tumore alla
prostata e ai
testicoli.
Il cancro maschile: le statistiche e l'importanza della prevenzione
Il tumore della prostata è la forma oncologica più comune tra gli uomini. In Italia, ogni anno si registrano circa
41.100 nuovi casi, che costituiscono circa il 19,8% di tutte le diagnosi di cancro (Fonte : i numeri del cancro in Italia 2023).
Attualmente, la percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi ha raggiunto il 91% nei casi in cui il tumore viene scoperto in fase precoce (Aiom). Lo screening ha proprio l'obiettivo di identificare la malattia oncologica in fase iniziale, aumentando le possibilità di un trattamento efficace.
La prevenzione dovrebbe iniziare per tutti gli uomini dai 50 anni, ma è consigliabile anticipare a 40 anni in presenza di familiarità.
Come si svolge la visita
Gli screening comprendono una visita urologica con esame obiettivo, palpazione della prostata ed ecografia sovrapubica. Si tratta di esami rapidi e indolori che permettono di individuare la patologia in fase precoce, aumentando le probabilità di successo del trattamento.
Si invita il paziente a portare con sé
gli ultimi esami ematologici riguardanti il dosaggio del PSA, preferibilmente non più vecchi di 3 mesi.
Se durante lo screening emergono anomalie, l’urologo può raccomandare ulteriori accertamenti per confermare la diagnosi, come una biopsia o una
risonanza magnetica multiparametrica.