Le applicazioni della Risonanza Magnetica: di cosa si occupa il Neuroradiologo
Il Neuroradiologo con le sue competenze specifiche applicate alla Diagnostica per immagini contribuisce alla diagnosi di patologie neurologiche ed ortopediche grazie all’ utilizzo di
strumenti diagnostici avanzati come la
Risonanza Magnetica (RM) e
la Tomografia Computerizzata (TC).
Queste metodiche consentono di individuare precocemente
anomalie strutturali e talvolta funzionali del sistema nervoso centrale, periferico, cranio e colonna vertebrale, e forniscono immagini anatomiche tomografiche utili alla pianificazione del trattamento medico, chirurgico e/o radioterapico.
Nella pratica clinica in ambito neuroradiologico soprattutto la Risonanza Magnetica - oltre al significativo contributo diagnostico - consente di
monitorare l’evoluzione delle patologie neurologiche encefaliche e spinali come
neoplasie, malattie cerebrovascolari, malattie demielinizzanti e infiammatorie, malattie neurodegenerative, malformazioni congenite o patologia degenerativa del rachide,
ernie discali, traumi cranici e spinali.
Ne abbiamo parlato con
la Dottoressa Bruna Ciccaglioni Specialista in Radiodiagnostica (Neuroradiologia) che svolge attività presso
la Diagnostica per Immagini di
G. B. Mangioni Hospital - struttura polispecialistica di Lecco accreditata SSN.
La Risonanza Magnetica per la diagnosi e il monitoraggio delle patologie neurologiche
La Risonanza Magnetica è una
tecnica diagnostica indolore che utilizza campi magnetici e radiofrequenze per elaborare immagini anatomiche tomografiche dettagliate e ad alta risoluzione. In campo neuroradiologico parliamo della
colonna vertebrale, del
cervello, midollo spinale, cranio, distretto vascolare encefalico e collo.
Poiché la RM per elaborare le immagini diagnostiche non “usa” radiazioni ionizzanti,
può essere ripetuta anche a breve distanza di tempo. Inoltre, essendo una metodica
non invasiva è utile nei follow-up di patologie oncologiche e neurologiche croniche, come
la sclerosi multipla per esempio - spiega la Dottoressa.
Le principali applicazioni della RM in neuroradiologia includono:
- studio dei disturbi cognitivi o demenze, consentendo una valutazione morfologica dei processi involutivi che avvengono con l’invecchiamento cerebrale “normale” o patologico che possono riscontrarsi in zone del cervello coinvolte nel processo della memoria, nei processi cognitivi o nel movimento
- studio della patologia ischemica per la quale permette di individuare sede, estensione e distribuzione delle lesioni ischemiche cerebrali oltre alla valutazione anatomica non invasiva delle arterie cerebrali e del collo (angio-RM) per indirizzare la scelta terapeutica
- studio della patologia emorragica fornendo talvolta indicazioni sulla causa dell’evento (es. rottura di malformazioni artero-venose, aneurismi, trombosi venose etc.)
- studio delle cefalee e delle emicranie, consente di individuare eventuali cause vascolari, neoplastiche o malformative
- diagnosi di lesioni espansive cerebrali o spinali come tumori primitivi, lesioni cistiche etc
- stadiazione e follow-up oncologici
- valutazione anatomica degli esiti di traumi cranici e/o spinali
- diagnosi delle patologie della colonna vertebrale, ernie discali, stenosi del canale vertebrale e compressioni nervose
- studio delle patologie del midollo spinale, condizioni infiammatorie, infettive, malformative o tumorali.
La Risonanza Magnetica a supporto della chirurgia
La Risonanza Magnetica è anche un utile supporto in ottica multidiscipliinare per i Neurochirurghi, gli Otorini e gli Ortopedici nella pianificazione di interventi chirurgici e/o procedure interventistiche.
Questa tecnica di imaging è inoltre di fondamentale importanza
in tutte le fasi del percorso chirurgico: dalla diagnosi iniziale al planning chirurgico, perché fornisce immagini dettagliate dei tessuti molli, delle ossa e degli organi interni grazie all’alta risoluzione spaziale e di contrasto.
La conoscenza dei dati anatomici tomografici o mediante eventuali rielaborazioni elettroniche multiplanari o tridimensionali consente una precisa pianificazione preoperatoria.
In particolare, supporta i Neurochirurghi e gli Ortopedici nell'individuare la localizzazione e l’estensione della patologia con precisione e a scegliere il miglior accesso chirurgico per trattare
lesioni, tumori, malformazioni e altro, potendo valutare anche le differenze anatomiche individuali.
Una pianificazione chirurgica di precisione che preserva il più possibile i tessuti sani, riduce i margini di errore e ottimizza i risultati post-intervento.
In conclusione la Risonanza Magnetica è uno strumento diagnostico efficace, non invasivo, che coadiuva i Medici nella diagnosi e nei follow-up di molteplici condizioni patologiche e fornisce ai Chirurghi conoscenze utili alla pianificazione di interventi anche complessi.