? una sensazione frequente in inverno, ma la si può avere anche nelle altre stagioni. Se ci si copre abbastanza in base al clima non si dovrebbe sentire freddo, eppure
alcune persone “gelano” senza alcun motivo apparente.
Le ragioni possono essere svariate e, qualche volta, è difficile anche immaginarle.
A volte si ha spesso freddo a causa dell’
ipotiroidismo, cioè di una ridotta produzione di ormoni tiroidei. La tiroide è una ghiandola situata alla base del collo che ha tante funzioni. Una di queste consiste nel controllare la termoregolazione dell’organismo.
Quando la tiroide lavora poco subiscono un rallentamento tutte le funzioni corporee, compreso il metabolismo: ciò comporta un inferiore sviluppo di calore, che rende più sensibili al freddo. Tale
ipersensibilità è in genere più marcata negli anziani, che hanno una pelle più sottile e che, quindi, ha un effetto barriera inferiore – spiega il
Dott. Domenico Meringolo, specialista in
Endocrinologia presso
Villa Torri Hospital di Bologna. Come tutti i problemi di tale ghiandola, anche l’ipotiroidismo
interessa soprattutto le donne. Al contrario, se la tiroide lavora troppo (
ipertiroidismo) si è più sensibili al caldo.
Specialmente
quando si ha freddo alle mani e ai piedi, il problema potrebbe essere una
circolazione non perfetta in questi distretti del corpo. Già di per sé le basse temperature, che fanno diminuire il calibro dei vasi sanguigni, riducono l’afflusso di sangue alle estremità. A peggiorare la situazione può essere un’eccessiva funzionalità del sistema nervoso simpatico o una ridotta attività del sistema nervoso parasimpatico. Entrambe le condizioni comportano un ridotto afflusso di sangue ai tessuti, in particolare alla pelle. E se quest’organo è meno nutrito si avverte di più il freddo.
Tra i vari fattori che possono modificare il corretto funzionamento del sistema nervoso simpatico e di quello parasimpatico vi sono
l’ansia, lo stress e il contatto con superfici gelate. In altri casi, la sensazione di freddo a mani e piedi è da ricondurre a vasculopatie periferiche, spesso favorite dal diabete. Un’altra possibile causa di ipersensibilità al freddo è la
sindrome di Raynaud. Anche questa malattia determina una diminuzione del calibro dei vasi sanguigni delle mani che può durare da pochi minuti a qualche ora, facendo apparire alcune dita più bianche delle altre.
Vanno annoverate anche le
neuropatie (lesioni o compressioni di nervi) tra le possibili cause dell’ipersensibilità al freddo. In queste circostanze i nervi che non funzionano bene modificano la percezione della temperatura perché alterano la conduzione dello stimolo – afferma l’esperto. Una delle neuropatie più comuni, che colpisce soprattutto le donne, è la
sindrome del tunnel carpale. In tale sindrome è coinvolto il nervo mediano, che passa in tale canale, situato all’altezza del polso. Anche la
sindrome del canale di Guyon e quella del tunnel cubitale possono provocare ipersensibilità al freddo. In entrambe le malattie è coinvolto il nervo ulnare. Nel primo caso è compresso all’altezza del polso, invece nel secondo all’altezza del gomito.
Per contrastare l’ipersensibilità al freddo è importante individuarne la causa, così da seguire la cura più indicata per risolvere il problema che ne è alla base.
Alcune buone abitudini contribuiscono a migliorare la situazione. Per esempio, pur coprendosi adeguatamente a seconda del clima non bisogna indossare biancheria intima e abiti che stringano, altrimenti la circolazione peggiora. Praticare costantemente attività fisica aiuta a migliorare la termoregolazione dell’organismo. Sono da evitare gli alcolici: se all’inizio illudono di scaldare, con il passare del tempo fanno aumentare la percezione del freddo, perché restringono i vasi sanguigni. Infine, semaforo verde per le tisane calde.