Quando ci si espone al sole per abbronzarsi c’è sempre un rischio che la pelle si scotti e subisca danni da cui può avere origine, anche anni dopo, un tumore. ? però possibile ridurre al minimo queste probabilità rispettando alcune semplici regole, la prima delle quali è
l'utilizzo della protezione solare. Se applicata già a partire dai primi anni di vita, riduce in maniera significativa il rischio di sviluppare un
melanoma, il più diffuso tumore della pelle.
Il
melanoma è un tumore maligno della pelle che origina da una proliferazione incontrollata dei
melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina e che determinano parzialmente il colore della cute.
L’aumento dell’incidenza, registrato in tutto il mondo negli ultimi decenni, viene imputato in parte alla
crescente ed eccessiva esposizione solare. I
raggi ultravioletti -
UVA e
UVB - del sole sono un provato cancerogeno per l'uomo e, sebbene differiscano nel modo in cui influenzano la pelle, entrambi la danneggiano. I raggi UVA alterano infatti i componenti strutturali interni della pelle, come le fibre di collagene e di elastina, causandone un assottigliamento e uno svuotamento che comporta una perdita di compattezza ed elasticità, oltre a un'accentuazione delle rughe. I raggi UVB stimolano inoltre una produzione pigmentaria irregolare e disomogenea che porta alla formazione di macchie brune.
Se utilizzata correttamente, la
protezione solare può diminuire il rischio di sviluppo di tumori della pelle (melanoma e carcinoma a cellule squamose) e aiutare a prevenirne l'invecchiamento precoce. La capacità di una crema di schermare o bloccare i raggi del sole viene definita
fattore di protezione solare, spesso accompagnato dalla sigla
SPF (
Sun Protection Factor), questo indicatore si riferisce alla capacità di bloccare i raggi ultravioletti di tipo A e B. Creme con un SPF pari a 15 sono in grado di bloccare il 93% dei raggi UVB, mentre SPF pari a 30 arrivano a bloccarne il 97%. Per fototipi più scuri è indicato un fattore di protezione intorno a 15, per quelli intermedi (biondo scuro e castani) fattori tra 15 e 30, per quelli molto chiari (biondo o rossi e pelle molto chiara) fattori da 30 a salire.
Il
melanoma può formarsi sulla pelle sana oppure svilupparsi su un neo preesistente: nella fase iniziale infatti può essere difficile da riconoscere a prima vista, in quanto può presentare le stesse caratteristiche di un neo. ? dunque
fondamentale l’importanza della prevenzione e dalla diagnosi precoce, attraverso
l’autoesame della cute.
Per un
corretto autoesame è necessario spogliarsi completamente ed osservare tutta la superficie cutanea, anche gli occhi e il cavo orale, seguendo il cosiddetto “
sistema A B C D E”:
- A = asimmetria della lesione
- B = bordi irregolari, frastagliati
- C = colore policromo e nero
- D = dimensioni maggiori a 5 mm di diametro
- E = evoluzione: modificazioni della dimensione, forma e colore in un breve periodo di tempo (6-8 mesi) possono essere sospette, specie se le lesioni compaiono dopo i 40 anni.
Se un neo sembra crescere rapidamente, oppure presenta bordi irregolari o asimmetrie, è bene effettuare un controllo più approfondito da uno specialista dermatologo.
Per questo motivo
ICC-Istituto Clinico Casalpalocco organizza una
giornata a tariffa dedicata per la prevenzione del
melanoma, durante la quale la
dott.ssa Magda D’agostino 别蹿蹿别迟迟耻别谤à&苍产蝉辫;
visita dermatologica e
controllo dei nei.
Martedì 23 Luglio
Visita dermatologica con controllo nei €60
dalle ore 15:30 alle ore 19:00
(prenotazione necessaria)