Maria Cecilia Hospital / 18 marzo 2025 La terapia antalgica per risolvere il dolore cronico, mal di schiena e cefalea non sono più un problema Pervasivo, costante, in una parola, cronico. Si tratta di quel dolore che spesso si presenta sotto forma di mal di schiena o di cefalea, che riguarda tantissime persone, e che non sempre è di facile risoluzione. Il dolore cronico può dipendere da varie patologie e se non trattato può diventare invalidante sia a livello fisico che mentale: «A Maria Cecilia Hospital di Cotignola – spiega il dottor Giorgio Danelli, anestesista e rianimatore della struttura – il Servizio di Terapia Antalgica è nato da una collaborazione con la neurochirurgia e tratta prevalentemente problematiche afferenti al distretto lombo-sacrale e cervicale». Non solo cervicale e sciatica, però, i disturbi trattati: «Nel 70% dei casi il dolore più comunemente diffuso è a carico del distretto lombo-sacrale e cervicale – continua lo specialista-; si stima infatti che 1 persona su 3 abbia problemi di questa natura; nel 30% dei casi, invece, il dolore può coinvolgere il distretto cervico-facciale, come nel caso dell’herpes e di alcune forme di cefalea occipitale. Un altra forma di dolore che attualmente può essere trattato e’ anche quello osteo-articolare (per esempio artrosi al ginocchio, anca e spalla) che quando non puo’ essere trattato chirurgicamente è possibile risolvere con la terapia antalgica attraverso tecniche di neuromodulazione. La terapia antalgica può essere un intervento utile e funzionale anche per il dolore acuto, come a seguito di un’operazione o di un incidente, ma rappresenta il gold standard per il dolore prolungato e persistente, che viene definito cronico e che incide negativamente sulla quotidianità delle persone». Il dottor Danelli si occupa di terapia antalgica da svariati anni, essendo stato precedentemente il Direttore di un Hub a Cremona e successivamente Direttore del Servizio di Anestesia e Terapia Antalgica a Reggio Emilia: «Maria Cecilia Hospital è un ospedale accreditato con il SSN, all’avanguardia nell’ambito della neurochirurgia e l’idea di questa sinergia è nata grazie anche alla collaborazione con il dottor Borghesi responsabile della Neurochirurgia di Maria Cecilia Hospital. Questo progetto nasce con l’obiettivo di intercettare e risolvere, senza interventi chirurgici, una serie di patologie benigne mediante tecniche di terapia antalgica». La metodologia utilizzata sfrutta tutte le nuove tecnologie a disposizione: «Abbiamo sviluppato una serie di tecniche infiltrative, che vengono effettuate sia sotto controllo radiologico che ecografico. In base alla nostra esperienza, abbiamo constatato che pazienti con ernia discale a livello lombare o cervicale, quando opportunamente trattati con infiltrazioni mirate, risolvono il problema nel 70% dei casi. Questo tipo di percorso conservativo viene scelto per il paziente solo dopo una valutazione approfondita e accurata da parte del neurochirurgo e del terapista del dolore: «Spesso le tecniche di infiltrazione sono accompagnate da un trattamento riabilitativo e fisioterapico, specie in quelle situazioni in cui il dolore cronico riguarda la stenosi del canale vertebrale lombare o cervicale». La terapia antalgica viene effettuata a livello ambulatoriale: «Grazie alla disponibilità di una Radiologia di altissimo livello tecnologico con possibilità di iniettare i farmaci e/od ozono direttamente in corrispondenza della radice interessata dall’ernia discale, in maniera estremamente precisa e selettiva. La terapia è breve e indolore: «Solitamente si effettuano 3 sedute a distanza di un mese l’una dall’altra per aumentarne l’efficacia. Queste procedure non sono dolorose, perché vengono fatte in anestesia locale (il fastidio equivale a quello di una puntura intramuscolare) e ogni sessione dura all’incirca 5 minuti. La terapia agisce nell’immediato grazie all’associazione di farmaci ed ozono con effetti si possono percepire specialmente a lungo termine. La terapia antalgica può essere efficace anche nella fibromialgia in sinergia con altri metodi curativi: «Gli ultimi studi di neuroscienze che si sono avvalsi dell’utilizzo di tecniche di neuroimaging hanno dimostrato similitudini con altre malattie neurologiche simili al morbo di Parkinson con un disequilibrio tra gli stimoli che determinano una contrazione muscolare e quelli che ne determinano il rilassamento muscolare. Chi è affetto da fibromialgia risponde bene a una terapia del dolore multidisciplinare che unisce l’uso di farmaci, della psicoterapia cognitivo comportamentale quando necessaria e della fisioterapia, associate alla terapia antalgica». «L’intento della terapia antalgica conclude il dottor Danelli è quello di risolvere il problema del dolore in maniera soddisfacente e quando accade che un paziente non lo vediamo più tornare, siamo contenti, perché vuol dire che non ha bisogno di accedere al percorso chirurgico e che è tornato a vivere la propria quotidianità senza dolore». Per informazioni CHIAMA o SCRIVI Revisione medica a cura di: Dott. Ignazio Borghesi, Dott. Giorgio Francesco Danelli condividi o salva l'articolo Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Mi Racconto - Storie di tumore al seno Le parole hanno uno straordinario potere: possono aiutare, confortare, dare coraggio. Studi dimostrano che scrivere è un'attività curativa, per la mente e per il corpo. Abbiamo raccolto in un libro i racconti autobiografici di donne che hanno vissuto l'esperienza del tumore al seno e che hanno affrontato il percorso anche grazie all'aiuto degli specialisti di 色花堂Care & Research. Ulteriori Informazioni