L’insufficienza respiratoria può essere sia acuta – la forma in genere più grave – che cronica.
Inoltre, a seconda della quantità di ossigeno e anidride carbonica che si registrano nel sangue, si distingue in:
- insufficienza respiratoria ipossiemica, che si sviluppa quando si hanno bassi livelli di ossigeno e può essere causata da:
- Alterazione del tessuto polmonare, come nel caso di polmonite grave, causata da batteri o virus, come il COVID-19.
- Presenza di liquidi in eccesso nei polmoni, come nell’edema polmonare di origine cardiaca.
- Fibrosi polmonare, un gruppo di malattie che può portare a cicatrizzazione del tessuto che compone i polmoni,
- Presenza di un coagulo di sangue (trombo) che ostruisce una delle arterie polmonari, creando embolia polmonare.
- insufficienza respiratoria ipercapnica, data da una maggiore concentrazione di anidride carbonica nel sangue, è più frequente nelle persone che soffrono di BPCO ( broncopneumopatia cronica ostruttiva ) e patologie neuromuscolari, ma anche nelle forme gravi di patologia cardiaca.Può svilupparsi in seguito all’alterazione della struttura di bronchi e polmoni o a un indebolimento dei muscoli respiratori che rende difficile la respirazione. Tutto ciò causa un accumulo di anidride carbonica nel sangue.
Fra le cause che favoriscono l
’insufficienza respiratoria ipercapnica ci sono:
- patologie ostruttive delle vie aeree (come nel caso di BPCO, enfisema, asma in forma molto grave),
- debolezza dei muscoli respiratori, in genere da patologia neuromuscolare,
- lesione ai polmoni,
- alterazioni della gabbia toracica,
- sindrome da apnee ostruttive del sonno,
- grave obesità patologica,
- abuso di alcuni farmaci, droghe o alcol.