Le malocclusioni presentano caratteristiche diverse da caso a caso. Per una corretta diagnosi è quindi indispensabile un’approfondita visita ortodontica, grazie alla quale lo specialista può:
- verificare le anomalie del morso;
- classificare il grado di malocclusione;
- stabilire con una radiografia la presenza di anomalie strutturali ossee;
- eseguire un’impronta dentaria per analizzare nel dettaglio le caratteristiche dell’arcata superiore e inferiore.
Presso le l’impronta può essere eseguita con un innovativo scanner intraorale, che permette di creare un modello tridimensionale di tutta la bocca.
? particolarmente importante che le malocclusioni vengano identificate da subito, in modo da correggerle con trattamenti precoci. Si consiglia di sottoporre tutti bambini tra i 3 e i 6 anni a una prima visita odontoiatrica, seguita poi da controlli periodici per seguire l’evoluzione della dentatura e verificare eventuali anomalie, come difficoltà a masticare, affollamento, denti sporgenti, digrignamento dei denti, perdita dei denti troppo precoce o tardiva, rumori dell’articolazione della mandibola, abitudini scorrette che si prolungano negli anni (ciuccio, biberon, ecc.), problemi respiratori, ecc.