La presenza del parassita si accerta attraverso semplici analisi del sangue, chiamato
toxo-test. Viene effettuato soprattutto alle donne in gravidanza, le quali, a seconda del contagio o meno possono rientrare in una delle 3 classi:
- protetta, per coloro che sono negative al test;
- suscettibile, per cui si dovranno eseguire almeno altri 2 controlli durante la gravidanza. In questo modo si esclude la possibilità che il bambino possa essere stato infettato e rischi la toxoplasmosi congenita;
- a rischio, pur essendo infettata, è possibile bloccare il contagio al nascituro tramite inoculazione di apposito vaccino, in genere a base di spiramicina, che viene ben tollerato da madre e figlio.