l
piede diabetico è una patologia invalidante,
che insorge come conseguenza del diabete mellito e si cronicizza. Provoca lesioni, ulcerazioni e deformità dell’arto inferiore ed è spesso spia di arteriopatie o problemi cardiovascolari che possono riguardare anche le coronarie. Sebbene
i progressi nelle terapie, anche chirurgiche, permettano oggi di salvare l’arto nella maggior parte dei casi, il piede diabetico resta una delle prime cause di amputazione.
Per questo motivo, la patologia richiede particolare attenzione in tutte le fasi di prevenzione, diagnosi e trattamento.
Quanto è diffuso: i numeri
Il diabete è una patologia molto diffusa in Italia. Secondo i riferiti al periodo 2010 - 2016, il 5.3% della popolazione ne soffre. Negli over 65, la percentuale di diabetici è pari al 16,5%. I numeri sono in crescita, con un raddoppio, quasi, negli ultimi 30 anni.
Delle persone affette da diabete,
il 15% sviluppa ulcerazioni coinvolgenti le strutture superficiali e profonde del piede. Ancora oggi, una percentuale compresa tra il
40 e il 70% delle amputazioni degli arti inferiori è ascrivibile al piede diabetico (per approfondire, leggi “
Piede diabetico: cos’è e come affrontarlo”).
Tuttavia, con la prevenzione e le terapie dedicate, grazie ai progressi della medicina oggi si riesce a conservare l’arto nella maggior parte dei casi. Per esempio, all’interno del percorso di
Trattamento del Piede Diabetico del Maria Cecilia Hospital di Cotignola,
si ottiene questo obiettivo con successo nel 90-95% dei casi.
Come riconoscerlo e prevenire l’infezione
Il piede diabetico si manifesta con
sintomi iniziali caratteristici:
- aumento della temperatura dell’arto,
- formicolio,
- presenza di ferite
- ulcerazioni.
La patologia comporta in molti casi la
perdita di sensibilità sia al caldo/freddo, che al dolore.
Questo avviene perché il piede diabetico comporta sempre una disfunzionalità dello stimolo nervoso.
I motivi possono essere due:
- l’alterazione dei livelli di glucosio nel sangue interferisce con l’attività dei nervi che non trasmettono più al cervello lo stimolo tattile. In questo caso si parla di piede diabetico neuropatico
- l’effetto di una condizione patologica a livello vascolare, per cui il piede non è irrorato a sufficienza e perde di sensibilità. Si parla di piede diabetico neuroischemico.
Spesso la perdita di sensibilità si associa ad un d
anno della componente nervosa motoria, con progressiva alterazione morfo-funzionale del piede e sviluppo di deformità che sono la causa delle pressioni patologiche e ipercarico nel corso della deambulazione. Non percependo lo stimolo, spesso il paziente non riesce a accorgersi tempestivamente delle ulcerazioni che quindi degenerano.
Per prevenire questa situazione, se si soffre di diabete mellito, è importante
mantenere una buona igiene e idratazione dei piedi e sottoporsi a controlli periodici dal diabetologo che controllerà anche lo stato di salute degli arti inferiori. Il
tipo di calzatura che si indossa è un fattore di prevenzione importante per evitare ferite e lesioni: deve essere dunque comoda, che assecondi l’anatomia del piede e favorisca un’equa distribuzione del carico.
Come e perché trattare l’infezione da piede diabetico
Quando si manifestano i segni di un’infezione delle ulcerazioni del piede, bisogna innanzitutto
eseguire dei test volti a individuare l’agente patogeno che ha provocato l’infezione.
L’entità dell’infezione e la valutazione della eventuale coesistenza di un quadro di arteriopatia permetteranno di valutare la necessità di trattamento antibiotico ed eventualmente del ricovero presso una struttura specializzata
A livello chirurgico, invece,
si può intervenire sia in ottica di prevenzione, intervenendo sulle deformità del piede che possono favorire un sovraccarico e dunque le ulcerazioni, sia con finalità curativa delle lesioni. Recentemente, le
tecniche di vascolarizzazione e di ingegneria tissutale stanno permettendo di intervenire sul piede diabetico infetto ricostruendo tessuti danneggiati, senza ricorrere all’amputazione in una elevata percentuale di casi.
Dal momento inoltre che il diabete e il piede diabetico sono generalmente associati a stati patologici anche gravi dell’apparato cardiovascolare,
è importante che il trattamento di questa patologia vada di pari passo con la prevenzione delle patologie del cuore e dei vasi.
Infatti, le arteriopatie correlate al piede diabetico aumentano sensibilmente il rischio di eventi ischemici severi come l’infarto del miocardio o l’angina pectoris.
L’Unità Operativa di Trattamento del Piede Diabetico del Maria Cecilia Hospital, guidata dal dott. Luca Dalla Paola, si occupa della prevenzione, della diagnosi e del trattamento della patologia seguendo un approccio multidisciplinare che vede la collaborazione di diabetologo, cardiologi e altri specialisti coinvolti in un percorso delicato per il paziente.
Per informazioni e prenotare una visita chiama allo 0545 217100 oppure scrivici tramite form contatti