Chirurgia post-bariatrica per rimodellare il tessuto cutaneo e adiposo

uomo allo specchio
Dopo un intervento di chirurgia bariatrica o dell’辞产别蝉颈迟à, una delle conseguenze più evidenti di una significativa perdita di peso è l’eccesso di pelle. Questa condizione causa un disagio funzionale, non solo estetico, compromettendo la qualità di vita. L’intervento di chirurgia plastica ricostruttiva serve per recuperare la funzionalità, la forma e l’armonia corporea in pazienti ex obesi.

Approfondiamo quali sono le tipologie di intervento, gli esami preliminari e i tempi di recupero con il dottor Mario Prandi specialista in chirurgia plastica post- bariatrica attivo a ICLAS - Istituto Clinico di Alta Specialità accreditato S.S.N. di Rapallo e a Villa Serena di Genova. 

Quando si interviene con la chirurgia plastica ricostruttiva post-bariatrica

La chirurgia plastica post-bariatrica comprende una serie di opzioni chirurgiche per rimodellare la forma del corpo di pazienti ex obesi che hanno subito importanti cali ponderali con conseguente svuotamento e rilassamento dei tessuti. La 蹿颈苍补濒颈迟à di questi interventi non è solo di natura estetica, ma è soprattutto quella di ripristinare l’armonia generale e l’integrità funzionale del corpo – spiega il dottore.

In seguito all’intervento di chirurgia bariatrica si verifica una notevole perdita ponderale e volumetrica per cui il corpo subisce delle alterazioni anatomiche e morfologiche, anche di importante entità. L’eccessiva lassità e l’esuberanza cutanea sono debilitanti dal punto di vista psicologico (non accettazione della propria immagine e disagio nelle relazioni) e meccanico perché impediscono i movimenti funzionali, inoltre possono causare patologie dermatologiche (dermatiti, sudorazione, sfregamento, senso di peso). Risolvere queste problematiche ha un significativo impatto sulla salute generale del paziente, sul benessere emotivo e relazionale, con impatto anche sulla vita sessuale.

Quali sono le procedure di chirurgia plastica ricostruttiva post-bariatrica maggiormente applicate

L’intervento eseguito con maggiore frequenza è l’addominoplastica, per eliminare il cosiddetto “grembiule addominale”: eccesso cutaneo che deborda sul pube creando, anche, problemi di igiene intima. L’addome, infatti, è quella parte del corpo dove si accumula più grasso, ma è anche il punto in cui la pelle cede maggiormente dopo il dimagrimento. L’intervento permette, inoltre, di correggere eventuali difetti della muscolatura. 

 Altri interventi sono il lifting degli arti che serve per eliminare gli eccessi cutanei e il grasso, per svuotamento dei tessuti, e successivo rimodellamento con procedura di lifting, il sollevamento del seno cadente e la torsoplastica, riduzione del tessuto in eccesso nella regione lombare. 

Le tecniche chirurgiche utilizzate devono ridurre al minimo i rischi di emorragia, come in ogni tipo di chirurgia. Il paziente operato per chirurgia bariatrica, inoltre, ha spesso difficoltà a ripristinare valori normali di ferro ed emoglobina, creando ancora maggiore necessità di evitare emorragie. Quindi si può programmare l’intervento quando il paziente ha buoni livelli di globuli rossi e ferro per sopportare i normali sanguinamenti di piccola entità o anche più importanti. Il numero di interventi che si possono eseguire in una seduta operatoria viene stabilito in base allo stato di salute generale del paziente. 
 
La chirurgia ricostruttiva post-bariatrica è un intervento di completamento al percorso di dimagrimento finalizzato a migliorare la vita dei pazienti ex obesi.

In ICLAS è attivo l'intero Percorso di cura della "grave 辞产别蝉颈迟à" che può essere effettuato in convenzione SSN: è possibile eseguire gli interventi ipost-bariatrici in convenzione nei casi in cui il paziente abbia subito un calo ponderale importante con i tessuti cutanei severamente compromessi che provocano limitazioni funzionali ed estetiche.
Il paziente deve avere un indice di massa corporea (IMC o BMI Body Mass Index) ottimale inferiore a 30, preferibilmente tra 25 e 27. L’IMC, lo stato nutrizionale e il peso corporeo devono essere stabili da almeno 6 mesi. Si valuta, anche, il numero di chili persi e lo stile di vita della persona - specifica sempre il dottore.

Quali sono gli esami preliminari richiesti per l'Intervento chirurgico ricostruttivo

Nella visita pre-operatoria, per valutare lo stato di salute del paziente e verificare, anche, la possibile persistenza di patologie correlate con l’辞产别蝉颈迟à, vengono prescritti:
  • esami ematochimici 
  • elettrocardiogramma
  • consulenza anestesiologica
  • ecografia o TC per esaminare i muscoli addominali ed escludere ernie sulle cicatrici conseguenze dell’intervento bariatrico.

Dopo quanto tempo è possibile sottoporsi alla chirurgia ricostruttiva

L’iter ricostruttivo inizia generalmente dopo circa 18 mesi dall’intervento bariatrico, ma è una generalizzazione che va valutata caso per caso. I tempi di attesa dipendono da tante variabili. In seguito alla chirurgia bariatrica si deve attendere la stabilizzazione del metabolismo, dei tessuti cutanei e del calo ponderale dopo l'intervento, infatti, molte persone possono recuperare i chili persi.  Altri fattori da considerare sono il tipo di intervento chirurgico eseguito in precedenza e lo stile di vita adottato dalla persona. Se alcuni pazienti hanno bisogno di più tempo per stabilizzare questi parametri l’intervento può essere posticipato.

Quali sono i tempi di recupero dopo la chirurgia post-bariatrica

La chirurgia plastica post-bariatrica non coinvolge strutture profonde (cioè i muscoli) per cui la convalescenza, che coincide con i tempi di guarigione delle ferite, è di circa 2/3 settimane. La degenza post-operatoria è di almeno 2 notti e, dopo due settimane, è possibile rimuovere i punti. I pazienti possono tornare alle attività della vita quotidiana con gradualità, indossando apposite guaine post-operatorie. 
La cicatrice del lifting nell’interno coscia, invece, ha tempi di guarigione più lunghi perché in un punto di attrito con sudorazione importante. 

Che tipo di cicatrici restano dopo la chirurgia plastica ricostruttiva post-bariatrica

I pazienti devono essere consapevoli che queste procedure lasciano sempre importanti esiti cicatriziali, posizionati nelle pieghe cutanee o in posizioni coperte da comuni indumenti. L’addominoplastica, ad esempio, lascia una cicatrice orizzontale da fianco a fianco, occultabile dagli slip o da un bikini, così come le cicatrici da mastoplastica o toracoplastica cadono nella linea del reggiseno. Va chiarito, ed è il dato più importante, che la qualità finale della cicatrice non dipende da come il chirurgo ha eseguito la sutura, ma da come guariscono i tessuti del paziente.

Sono in fase di sviluppo nuove tecnologie, promettenti per ottenere una compattazione della pelle in assenza di cicatrici rilevanti. Queste metodiche consistono nell’inserire, in profondità, delle sonde attraverso alcuni forellini di circa 2 millimetri. Potranno essere trattati con questa metodica i pazienti post-bariatrici con poca lassità della cute o che, nonostante il dimagrimento, hanno mantenuto un buon tono cutaneo.

Ogni paziente è unico. Non è la storia individuale, di un singolo, ad aver catturato la mia attenzione, ma piuttosto la tenacia, la perseveranza e la risolutezza di tutti questi pazienti nel perseguire un cambiamento radicale nell’aspetto fisico e nella qualità di vita. Una forza di volontà palpabile che spinge i pazienti a superare le difficoltà fisiche ed emotive, conseguenze inevitabili della condizione di ex-obeso; con consapevolezza e determinazione affrontano l’intervento ricostruttivo per conquistare una forma fisica accettabile che li faccia stare bene sia fisicamente sia psicologicamente - conclude il dottore.
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Revisione medica a cura di: Dott. Mario Prandi

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