Oggi più che mai sentiamo parlare di prevenzione. ? importante però capire che prevenire non significa fare esami su esami, ma intraprendere un percorso ideale per il paziente seguito da specialisti.
Cosa significa fare prevenzione?
Fare prevenzione – afferma il
Dott. Roberto Nonni, Responsabile delle U. 0. di
Gastroenterologia e
Medicina Interna presso il
San Pier Damiano Hospital di Faenza – vuol dire eliminare o ridurre il più possibile tutti i fattori che possono contribuire all'insorgere di determinate malattie, quindi incidere sui fattori di rischio.
Quali sono i principali fattori di rischio da monitorare?
Possiamo identificare diversi tipi di fattori di rischio. Ci sono fattori di rischio sui quali non possiamo intervenire, come l'età: molte malattie sorgono in età avanzata, come le patologie degenerative di tipo vascolare (cardio e cerebro-vascolari). Altro fattore di rischio
non modificabile è quello legato a malattie genetiche. I fattori di rischio
parzialmente modificabili si riferiscono all'incidenza di malattie legate a fattori socio-economici, qualità della vita, dell'ambiente e del lavoro, fattori che richiedono molto tempo per essere modificati. Infine i fattori di rischio
modificabili sono legati al nostro stile di vita (alimentazione, fumo, movimento, assunzione abituale di farmaci), quindi correlati alle nostre scelte di vita.
Quali sono le principali cause di mortalità per la popolazione?
La prima causa è data dalle
malattie cardiovascolari (oltre l'80%). Al secondo posto si collocano i
tumori, specialmente quelli dell'apparato digerente (colon e stomaco), i tumori polmonari e quelli carico dei vari organi (mammella, prostata, reni). La terza causa sono le malattie a carico dell'apparato respiratorio, le cosiddette
broncopneumopatie croniche.
Quali sono le condizioni che incrementano lo sviluppo di queste malattie?
L'incidenza delle malattie cardiovascolari è legata alla insorgenza di
diabete,
dislipidemie (aumento di colesterolo),
ipertensione,
辞产别蝉颈迟à. Stessa concausa anche per quanto riguarda l'insorgenza dei tumori, a parte quando sono legati a fattori genetici e ambientali. Il
fumo di sigaretta è un fattore che aumenta significativamente la possibilità di sviluppare tutte queste patologie.
Cosa è possibile fare per ridurre questi fattori di rischio?
L'
OMS (
Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato che i fattori che determinano lo stato di salute sono legati per il 30% a fattori genetici, per il 30% a fattori socio-economici, per il 30% allo stile di vita e per il 10% all'azione di servizi medici. Possiamo gestire individualmente quel 30% legato al nostro stile di vita, modificando nel tempo le nostre abitudini.
Ambienti accoglienti e sani,
alimentazione corretta,
attività fisica costante sono la prima vera prevenzione per tutte le malattie, da quelle cardiache a quelle polmonari, da quelle metaboliche a quelle osteoarticolari.
Qual è l'importanza di sottoporsi ad esami di prevenzione?
Fare esami clinici, strumentali e di laboratorio è molto utile per la
diagnosi delle malattie in fase precoce, quindi indispensabili soprattutto se vi è una familiarità a malattie del cuore, diabete, ipertensione, tumori. In questi casi fare controlli e farsi guidare dallo specialista è fondamentale. Con l'aumentare dell'età tutti siamo esposti sempre di più a malattie, la macchina invecchia e bisogna
fare i controlli in modo programmato e continuativo; ma se vogliamo che la macchina invecchi più lentamente, e vivere un po' di più e meglio, la prevenzione primaria deve essere legata soprattutto al nostro stile di vita.