L’enterografia con Tomografia Computerizzata (TC) e l’enterografia con Risonanza Magnetica (RM) sono
metodiche ultraspecialistiche per lo studio delle patologie dell’intestino tenue, ovvero la parte del tratto digerente che consente l’assorbimento della maggior parte delle sostanze nutritive contenute nel cibo.
Il piccolo intestino o intestino tenue è un’area anatomica di difficile esplorazione con le indagini endoscopiche più diffuse, come la gastroscopia e la colonscopia. Per questo, sono necessarie
indagini strumentali più specifiche, come la
Entero TC e la
Entero RM, che in parte possono fornire informazioni simili, ma presentano vantaggi e limiti diversi.
Come scegliere a quale tipo di esame sottoporre il paziente?
La
Dott.ssa Laura La Barbera, medico radiologo presso l’
Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, mette le due tecniche a confronto.
“Entrambi gli esami sono
utili per la diagnosi delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino, come il
morbo di Crohn, ma anche per verificare l’eventuale presenza di tumori o sanguinamenti, per la ricerca di lesioni nel tratto digerente e per lo studio di complicanze post-chirurgiche, come le aderenze intestinali. Infine, sono indicati in alcuni casi selezionati di pazienti affetti da endometriosi”.
Entero TC: esame breve, ma con minor efficacia nella valutazione della funzionalità intestinale
“La Entero TC è
facilmente reperibile sul territorio e richiede pochi minuti per l’acquisizione delle immagini. Prevede però l’
esposizione a radiazioni ionizzanti e ha una minore efficacia nella valutazione della funzionalità intestinale, in particolare della peristalsi. Risulta poi
meno adatta per la visualizzazione nel dettaglio delle fistole dell’ano o del retto e delle possibili complicanze delle malattie infiammatorie croniche intestinali. Infine, non consente una valutazione efficace dell’attività di malattia”.

Entero TC
La Entero RM offre immagini più dettagliate, ma con tempi di acquisizione più lunghi
“La Entero RM
non richiede invece l’utilizzo di radiazioni ionizzanti e permette la
valutazione ottimale del grado di attività della
malattia infiammatoria cronica intestinale attraverso l’utilizzo di sequenze in diffusione. Consente poi l’indagine della peristalsi intestinale e ha una migliore efficacia nella visualizzazione in dettaglio delle fistole. Tra i suoi limiti, si annoverano una minore reperibilità sul territorio e un tempo di acquisizione delle immagini più elevato”.
Entero RM
Nei
pazienti giovani l’esame strumentale più frequente è la Entero RM. Tuttavia, sarà il medico a valutare caso per caso e ad individuare la metodica di screening più adatta per ciascun paziente.
Entrambi gli esami sono eseguiti presso l’Ambulatorio di diagnostica per Immagini dell’Ospedale di Alta Specialità San Carlo di Nancy di Roma.