In alcuni casi chi soffre di morbo di Crohn ha pochi
sintomi spesso anche aspecifici, e la malattia viene scoperta in seguito ad indagini effettuate per altri motivi.
In altri casi, invece, a seconda della localizzazione intestinale, i sintomi del morbo di Crohn possono avere le seguenti manifestazioni:
- diarrea cronica, con una durata oltre le 4 settimane, molto spesso notturna.
- dolore e crampi addominali soprattutto nel quadrante destro.
- perdita di peso, che può essere anche importante.
- feci con presenza di sangue.
- febbricola soprattutto serale.
- dolori articolari.
- ascessi e fistole anali.
Circa il 20% di chi soffre della malattia di Crohn può sviluppare delle complicanze. La più comune di queste è la
stenosi, più o meno marcata, cioè un restringimento di alcuni tratti dell’intestino.
Quando si verifica la stenosi può provocare: crampi, distensione addominale fino ad arrivare a una sub-occlusione, con ostruzione parziale o, nei casi più gravi, completa del lume intestinale. Se ciò si verifica è possibile la comparsa di nausea e vomito. L’ostruzione è favorita da cibo come semi o nocciole e dall’impiego di fibre. Sarebbe opportuno quindi che le persone con morbo di Crohn ad andamento stenosante evitino cibi che contengono fibre.
Un’altra complicazione associata alla presenza della malattia di Crohn sono le
perforazioni che possono causare sanguinamento rettale.
Inoltre possono manifestarsi abbastanza frequentemente anche
fistole e ascessi. Per fistola si intende una comunicazione anomala che può svilupparsi dalla cavità ascessuale fino a un’altra zona intestinale, alla superficie cutanea o a un altro organo addominale e che in genere richiede terapia chirurgica. Fistole e ascessi di solito si manifestano con febbre e, dolore addominale.