La chirurgia computer assistita e robotica hanno un ruolo sempre più rilevante nell’ambito protesico perché permettono ai chirurghi ortopedici di operare con
maggiore precisione e sicurezza, ottenere ottimi risultati grazie alla precisione del gesto chirurgico, alla riproducibilità della tecnica e al risparmio di tessuto osseo, offrendo notevoli benefici per i pazienti.
Parliamo dei vantaggi di questa tecnica innovativa con
il Dottor Giorgio Franceschi specialista in
Ortopedia e Traumatologia all’
Ospedale Cortina - struttura ospedaliera polispecialistica accreditata SSN e attuale Presidente del Comitato Tecnologie Ortopediche Siagascot (Società Italiana Artroscopia, Ginocchio, Arto Superiore, Sport, Cartilagine e Tecnologie Ortopediche).
Per quali patologie è indicata la chirurgia protesica del ginocchio?
La chirurgia protesica è indicata per trattare tutte le patologie che compromettono il corretto funzionamento dell’articolazione.
L'intervento di protesi di ginocchio, pertanto, è una valida opzione per il trattamento della
gonartrosi. Si decide per l'impianto di una protesi di ginocchio, quindi per la sostituzione delle superfici cartilaginee usurate o perdute con delle componenti in metallo, nel caso in cui la patologia limita la qualità di vita del paziente e i trattamenti medici e fisioterapici hanno dato esito negativo.
Quali sono i vantaggi della chirurgia protesica computer-assistita rispetto alle tecniche tradizionali?
Le tecniche di chirurgia computer assistita e robotica utilizzano strumenti avanzati per mappare o monitorare con precisione la posizione esatta delle strutture anatomiche del ginocchio del paziente durante l'intervento chirurgico. In pratica, queste tecnologie creano una rappresentazione digitale dell'anatomia del ginocchio, permettendo al chirurgo di vedere e seguire in tempo reale la posizione delle ossa, dei legamenti e delle altre parti coinvolte, per garantire un posizionamento accurato degli impianti o delle protesi.
Questa procedura, tuttavia, non sostituisce il chirurgo, la cui esperienza e competenza sono fondamentali per determinare la giusta indicazione e pianificare l'intervento. Il compito del computer o del robot è di perfezionare i movimenti e la manualità del chirurgo, che ha già definito la strategia. La tecnologia, infatti, non può sostituire completamente il processo chirurgico, quindi in sala operatoria è fondamentale integrare solide conoscenze di chirurgia protesica con l’uso delle tecniche assistite.
In sintesi
i principali vantaggi di questa tecnica sono:
- maggiore accuratezza e precisione
- minore trauma tissutale e riduzione del sanguinamento
- riduzione del dolore postoperatorio
- recupero post-operatorio più rapido, specialmente se associato con protocolli di Fast Track.
Quali vantaggi può offrire questa tecnica innovativa in un quadro clinico di osteonecrosi del ginocchio?
L
'utilizzo della chirurgia computer assistita ha evidenziato significativi vantaggi, come nel caso di una paziente, una signora di 68 anni con gonalgia ingravescente e conseguente zoppia compatibile con
osteonecrosi del comparto laterale del ginocchio.
La signora era già stata sottoposta a un intervento di protesi totale d'anca e, a seguito di una caduta, aveva subito una doppia osteosintesi del femore.
A causa della presenza di mezzi di sintesi femorali, non era possibile seguire la procedura chirurgica tradizionale per l'inserimento di una protesi totale al ginocchio.
Utilizzando la chirurgia computer assistita I Assist Zimmer Biomet, è stato possibile posizionare una protesi del ginocchio, evitando un ulteriore e preventivo intervento chirurgico di rimozione della placca di osteosintesi.
Qual è stata la durata dell'intervento e quanto tempo ha richiesto il recupero post-operatorio?
L’intervento è durato circa un’ora e la paziente è stata dimessa dopo circa 3 giorni.
La gestione del dolore postoperatorio e l'adesione a protocolli
Fast Track, che consentono
un recupero più rapido, sono possibili grazie alla collaborazione di ortopedico, fisioterapista e il team anestesiologico, coordinato dal Dottor Lorenzo Sani. Questo approccio ha permesso alla paziente di
iniziare immediatamente il trattamento fisioterapico e di
deambulare con pieno carico già il giorno successivo all’intervento.
Quali funzionalità sono state recuperate dalla paziente e quali miglioramenti ha riscontrato nella qualità di vita post-intervento?
La rieducazione motoria e funzionale post-chirurgica precoce ha
permesso alla paziente di recuperare la piena funzionalità dell’arto per il raggiungimento di un’ottimale autosufficienza. La ripresa fisiologica dell’articolazione ha permesso alla paziente di tornare a svolgere le proprie attività quotidiane nel progressivo recupero di autonomia e funzionalità.