La tendinite è una condizione piuttosto comune ed è dovuta all’infiammazione del fondamentale elemento di collegamento fra muscoli e ossa, con conseguente sensazione dolorosa. Negli ultimi anni, a causa delle rinnovate abitudini lavorative e non solo, è particolarmente frequente la tendinite al polso a volte chiamata anche tendinite da mouse oppure da play station o da cellulare.
Quesgte tendiniti sono dovute spesso alla cattiva postura e possono degenerare e compromettere lo stato di salute. Capiamo meglio come avviene.
Le caratteristiche della tendinite al polso
Numerosi sono i tendini che collegano muscoli dell’avambraccio e ossa della mano e delle dita: una struttura complessa, il cui equilibrio può essere scardinato da fattori come movimenti ripetuti in modo continuativo (ad esempio nella pratica di alcuni sport, nell’utilizzo di strumenti musicali o di strumenti di lavoro vibranti), sovraccarico funzionale improvviso (più raramente), patologie reumatiche o metaboliche. Inoltre, come accennato negli ultimi anni è stata identificata la tendinite da mouse - tre pazienti su dieci che soffrono di tendinite usano il mouse regolarmente - ma anche da play station o da smartphone.
La tendinite al polso presenta sintomi tipici: il primo è certamente il dolore, la cui intensità varia a seconda del livello di infiammazione.
Anche un polso gonfio può indicare tendinite in atto, così come possono presentarsi rigidità dell’articolazione, che sembra “scricchiolare” durante il movimento, ed eventualmente arrossamento e calore nella zona lungo il tendine.
Una particolare forma di questo disturbo è la sindrome di De Quervain. Si tratta per l’esattezza di una tenosinovite stenosante, ovvero un’infiammazione della guaina di rivestimento dei tendini legati al movimento del pollice: ecco perché questo tipo di tendinite coinvolge il polso esterno.
Tendinite al polso: i rimedi
Per guarire è possibile ricorrere a rimedi conservativi, primo fra tutti il riposo da quelle attività che possono provocare dolore. Il riposo può essere facilitato dall’utilizzo di un tutore, in particolare per i pazienti che lavorano continuativamente con le mani. Inoltre, sono molto efficaci anche impacchi di ghiaccio (della durata di 15 minuti, 4-5 volte al giorno per 3 giorni), farmaci analgesici per alleviare il dolore ed eventualmente FANS.
La fisioterapia è preziosa: esercizi di stretching, mobilità e rinforzo della muscolatura, uniti a terapie fisiche locali (tecarterapia, laserterapia, onde d’urto, ionoforesi, TENS), possono essere risolutivi. Solo nei casi più difficili di tendinite ai polsi, come quelli in cui il tendine è ormai lesionato, si considera l’opportunità di un intervento chirurgico.
Fondamentale per ridurre i tempi di guarigione è una diagnosi tempestiva, seguita dal trattamento adeguato. ? sempre importante fare attivamente prevenzione, ad esempio praticando uno sport che rafforzi i muscoli dell’avambraccio e cambiando posizione di tanto in tanto durante un’attività ripetitiva.