Ecco perché per il trattamento di una tendinite, la terapia può innanzitutto prevedere il
riposo assoluto dell’articolazione coinvolta, proprio per evitare complicazioni come la rottura. In alcune situazioni, si può anche ricorrere all’
immobilizzazione con tutore o gesso.
Con un tendine infiammato i rimedi iniziali comprendono:
- Applicazione di impacchi di ghiaccio sulla zona dolente, per 15 minuti circa 4 o 5 volte al giorno per 3 giorni. Il ghiaccio, avvolto in un panno o all’interno di un’apposita borsa, possiede notevoli proprietà antinfiammatorie
- Assunzione di analgesici per alleviare il dolore
- Assunzione di FANS, il cui utilizzo non è però uniformemente considerato opportuno. In ogni caso, è stato osservato che alte dosi di farmaci antinfiammatori non steroidei, assunte per una settimana circa, possono aiutare a ridurre l’infiammazione e i sintomi.
- Una volta terminato il periodo di riposo, massaggi ed esercizi di riabilitazione sotto la guida di uno specialista esperto. I primi esercizi possono prevedere la contrazione del muscolo senza movimento e in seguito esercizi di estensione con stretching.
Se però tutto questo non fosse sufficiente a combattere la tendinite, cosa fare?
- Terapie fisiche locali, come ad esempio: la tecarterapia (Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo) che stimola positivamente la rigenerazione cellulare, un’azione molto importante per i tessuti del tendine; la laserterapia, che a sua volta favorisce il metabolismo cellulare; la terapia con onde d’urto, che con onde acustiche ad alta frequenza agisce come trattamento antinfiammatorio e favorisce il riassorbirsi di calcificazioni; la ionoforesi (trasporto di ioni), con cui si somministra un farmaco per via transcutanea con corrente continua a bassa intensità; la TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation), che aiuta ad alleviare il dolore.
- Solo quando il dolore non è sopportabile, è possibile ricorrere a iniezioni di corticosteroidi: come si è visto, proprio questi farmaci possono infatti avere un impatto negativo sui tessuti del tendine.
Nelle situazioni in cui il tendine risulta ormai lesionato oppure di fronte a tendinite gravemente cronica, si rende necessario un
intervento chirurgico. In caso di rottura, il chirurgo dovrà rinsaldare le due componenti, mentre in caso di cronicizzazione si rimuove il tessuto ormai degenerato e si effettua un’incisione sul tendine, al fine di favorire la rigenerazione spontanea dei tessuti.
Per una tendinite i
tempi di guarigione variano molto a seconda dell’entità dell’infiammazione e delle caratteristiche del paziente: una tendinite acuta può richiedere 2-3 settimane, una tendinite cronica, o comunque più articolata, fino a 4 mesi.