Tosse da reflusso: quando si verifica e come trattarla

Tosse da reflusso: quando si verifica e come trattarla
Tutti conosciamo i sintomi del reflusso classico, in particolare quelle fastidiose sensazioni di bruciore di stomaco e acidità che sono un chiaro indice di una condizione gastrica. Meno conosciuto è invece il reflusso atipico, in cui i sintomi gastrici sono assenti e prevalgono invece la tosse, l’abbassamento di voce (disfonia) e la raucedine.  Si tratta di sintomi dovuti a minime quote di gas e acidi gastrici che risalgono dallo stomaco e vanno ad irritare la parte alta delle vie aeree, dove si trovano i recettori della tosse.
 
Per capire come riconoscere e trattare la tosse da reflusso abbiamo intervistato il Dott. Alessandro Zanasi, pneumologo e responsabile del Centro per la Tosse del Primus Forlì Medical Center.

Come si riconosce la tosse associata al reflusso atipico?

Un test empirico, semplice e abbastanza affidabile è basato sull’espirazione forzata, con il quale si cerca di soffiare fuori tutta l’aria che c’è nei nostri polmoni, come se si dovesse spegnere una candela posta a 5 metri di distanza. «Se al termine di questa espirazione forzata il paziente inizia a tossire, significa che sicuramente c’è una componente da reflusso.» spiega il Dott. Zanasi.

L’espirazione forzata porta il diaframma a premere sullo stomaco, quasi spremendolo. Se la valvola dello sfintere esofageo superiore tiene bene, allora anche in queste condizioni forzate il paziente non tossisce. Ma se la valvola non tiene, allora la compressione dello stomaco da parte del diaframma causa la fuoriuscita di gas e acidi gastrici, che scatenano la tosse in modo più o meno forte, a seconda della quantità che refluisce. Chiaramente il reflusso deve poi essere confermato da indagini quali la gastroscopia, la manometria esofagea e la pH metria.

Quando si manifesta il reflusso atipico?

Gli episodi di reflusso atipico si manifestano soprattutto in inverno, agevolati da infezioni virali, come raffreddore e influenza, che causano un’infiammazione delle alte vie aeree apportando un danno alla loro integrità epiteliale. In questi casi, anche un quantitativo minimo di gas o acidi gastrici basta a irritare le mucose, come spiega il Dott. Zanasi con un paragone efficace: «è come se mettessi un po’ di succo di limone sulla mano: se la cute è integra non avverto niente, ma se ho anche solo un piccolo taglio allora la sensazione di bruciore sarà intensa».

Come trattarlo?

Gli episodi di tosse cronica da reflusso atipico sono più frequenti durante la stagione fredda e devono essere gestiti trattando sia le cause infettive sia il reflusso.
Sul fronte farmacologico, è importante sottolineare come i cosiddetti inibitori di pompa, efficaci nel trattamento del reflusso classico, non apportino benefici ai pazienti con reflusso atipico. Nel reflusso atipico meglio utilizzare farmaci di barriera, come gli antiacidi e i procinetici.

Una raccomandazione particolare riguarda gli antibiotici: la tosse da reflusso atipico, anche se scatenata da episodi infettivi, solitamente virali, non richiede antibiotici che vanno usati solo in pochi casi e sempre su consiglio del medico. Nelle forme virali «l’antibiotico non serve a nulla, non fa passare la tosse, e si rischia solo di causare farmaco-resistenze o effetti indesiderati. L’antibiotico va prescritto solo nel caso in cui il medico ne riscontri l’effettiva necessità, come nel caso di una riacutizzazione bronchitica importante o una polmonite».

Si può prevenire la tosse da reflusso atipico?

Per chi soffre di reflusso atipico è molto importante la dieta: il consiglio è quello di evitare caffè, cioccolato, fritti, agrumi, pomodoro (inteso anche come base per la preparazione di sughi) e alcolici, in particolare il vino bianco frizzante.
 
Altro aspetto fondamentale, oltre alla dieta, è quello di limitare e prevenire le infezioni virali che rendono le mucose delle vie aeree maggiormente suscettibili a fattori  irritativi. La raccomandazione è quella di proteggersi con il vaccino antinfluenzale e con immunostimolanti, cercando di evitare raffreddamenti durante la stagione invernale e di respirare il più possibile con il naso per filtrare, riscaldare e depurare l’aria che entra nelle nostre vie aeree.
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Revisione medica a cura di: Dott. Alessandro Zanasi

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