Le fragole sono alimenti poco zuccherini e ipocalorici, ricche di elementi che apportano
importanti benefici: antiossidanti, diuretiche, antinfiammatorie oltre che buone e golose.
Ma, come suggerisce la
Dott.ssa Sara Piazza, dietista presso il
Ravenna Medical Center, “meglio consumarle nella stagione, possibilmente a chilometro zero. Essendo infatti sprovviste di buccia, potrebbero assorbire più pesticidi e prodotti utilizzati per la coltivazione”.
Quali sono i benefici delle fragole
Ecco una serie di benefici delle fragole:
- Sono antiossidanti, perché ricche di antocianine. Sono pigmenti che conferiscono al frutto il colore rosso ma che hanno anche la capacità di prevenire invecchiamento, infiammazioni, patologie degenerative;
- Sono diuretiche, perché estremamente ricche di acqua, quasi al 90%. Quindi sono utili per prevenire le cistiti e la ritenzione idrica;
- Hanno una funzione antinfiammatoria e favoriscono la microcircolazione del sangue, poiché contengono acido salicilico, che è lo stesso principio dell’Aspirina. Le fragole condividono queste caratteristiche con susine, prugne, frutti di bosco, ciliegie;
- Sono ipocaloriche. Ricche di acqua e povere di zuccheri, le fragole hanno poche calorie e possono essere inserite in una dieta bilanciata senza particolari problemi per l’aumento di peso;
- Contrastano la formazione della placca dentale, perché tra le tante sostanze benefiche che contengono c’è lo Xilitolo.
“Si possono consumare anche fino a 200 grammi di fragole al giorno (su 500 grammi circa di fabbisogno quotidiano di frutta), sia a colazione, sia come spuntino o merenda”, spiega la dietista.
Chi deve evitare di mangiare le fragole
Alcune persone che soffrono di particolari patologie dovrebbero potrebbero riscontrare problemi in caso di un consumo eccessivo di fragole.
- Chi soffre di allergie, perché le fragole contengono istamina e potrebbero quindi causare una reazione avversa. Meglio in questo caso consultare un allergologo per stabilire se bisogna evitare il consumo di fragole;
- I pazienti affetti da steatosi epatica avanzata, diabete o patologie metaboliche dovrebbero ridurre la quantità di frutta nella dieta;
- I pazienti che soffrono di gastrite o di altre patologie gastrointestinali come la diverticolosi. In quest’ultimo caso, i semini gialli delle fragole potrebbero contribuire a infiammare i diverticoli e innescare la diverticolite;
- Chi soffre di calcolosi renale dovrebbe ridurre il consumo di fragole perché questo frutto è ricco di ossalati di calcio, che aumentano il rischio di produrre calcoli.