L’Ambulatorio si occupa della
prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie della pelle in un’ottica multidisciplinare anche in connessione con gli Specialisti della Chirurgia plastica, ricostruttiva, estetica e di altre branche.
Si effettuano:
visite specialistiche dermatologiche per
visite specialistiche per la Chirurgia plastica per
- chirurgia dermatologica in anestesia locale per asportazioni di tumori cutanei o biopsie cute
- chirurgia plastica per interventi in anestesia generale di tumori cutanei complessi
- chirurgia del melanoma, inclusa esecuzione del linfonodo sentinella
- infiltrazioni di filler al volto per trattamento estetico
- iniezioni di tossina botulinica al volto per trattamento estetico
- chirurgia estetica della mammella e del viso
- body contouring (trattamento di medicina estetica per rimodellare il corpo).
L’Ambulatorio svolge, in particolare, un’attività di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori cutanei, comprese le forme precancerose.
Percorso di prevenzione, diagnosi e trattamento dei tumori cutanei
Il percorso di prevenzione, diagnosi e trattamento dei tumori cutanei si occupa delle alterazioni cutanee melanocitarie e non melanocitarie, congenite o acquisite.
Le lesioni pigmentarie che originano dai melanociti (cellule che producono la melanina, pigmento colorato della pelle) si dividono in:
- nei / o nevi, formazioni benigne dal colore marrone chiaro o scuro, nero oppure dello stesso colore della pelle, solitamente con bordo regolare
- melanoma, formazione maligna, spesso molto aggressiva, asimmetrica con bordi irregolari, si presenta come alterazione dei nei preesistenti o ex novo, può progredire e diffondersi rapidamente. Si sviluppa prevalentemente a livello del dorso, capo e collo nel maschio, arti inferiori e tronco, nella femmina.
Principali tumori cutanei non melanocitari
Le principali neoplasie che non hanno origine dai melanociti sono:
- carcinoma basocellulare (BCC), ha origine dalle cellule basali, di colore perlaceo dalle dimensioni ridotte, duro al tatto, cresce lentamente e generalmente non porta alla formazione di metastasi. E’ localizzato principalmente nelle zone della testa, del collo, poi il tronco e gli arti, più raramente in altre zone del corpo.
- carcinoma spinocellulare (SCC) o squamocellulare, dall’aspetto squamoso e rossastro, progredisce fino a somigliare alle verruche. Si presenta soprattutto sul labbro inferiore, padiglioni auricolari, naso, dorso delle mani, cuoio capelluto, ma può manifestarsi in qualunque area del corpo.
- carcinoma in situ (morbo di Bowen) caratterizzato da lesioni eritematose a superficie squamo-crostosa con erosione centrale, se localizzato ai genitali, è detto eritroplasia di Queyrat
- cheratosi attiniche, lesioni precancerose provocate dall’esposizione ai raggi UV. Se non trattate possono evolvere in carcinoma squamocellulare. Si manifestano come piccole macchie di colore rosa o rosse dalla superficie ruvida.
Principali fattori di rischio
Il principale fattore di rischio per i tumori cutanei è l’esposizione eccessiva alla luce ultravioletta (UVA e UVB) dei raggi solari, e a quelli delle lampade abbronzanti che possono danneggiare il dna provocando delle displasie, cambiamenti nelle cellule della cute o dei nevi. Il rischio aumenta, anche, nelle persone con lentiggini, pelle chiarissima e chiara, capelli biondi o rossi e occhi verdi oppure azzurri.
Prevenzione e diagnosi
Il percorso di prevenzione è consigliato per effettuare screening in caso di familiarità per il melanoma o altri tumori della pelle, ma anche per la diagnosi precoce nel caso in cui compaiono neoformazioni cutanee o si osserva un’alterazione dei nevi preesistenti. Lo specialista effettua, dapprima, un esame obiettivo per valutare la presenza di sintomi o segni caratteristici dei tumori cutanei e acquisire la storia familiare del paziente. Per accertare la presenza di un tumore si possono utilizzare altri test diagnostici:
- la dermatoscopia (o epiluminescenza) e la videodermatoscopia metodiche non invasive che permettono di studiare le aree cutanee pigmentate, esaminandone anche le strutture interne per verificare, in profondità , la presenza di cellule precancerose e consentono di effettuare la cosiddetta “mappatura dei nevi”
- la biopsia escissionale con cui si preleva con il bisturi un piccolo campione di tessuto che viene poi analizzato con il microscopio.
Trattamenti
Se il melanoma è precoce e superficiale si eradica, in anestesia locale, nel corso della biopsia, se invece è invasivo con ulcerazione si procede, previa anestesia generale, con l’intervento chirurgico di asportazione del tumore e del linfonodo sentinella. Sulla base della stadiazione del tumore vengono prescritte immunoterapia e terapie target, ossia nuove terapie farmacologiche che agiscono in modo molto selettivo e con minori effetti collaterali rispetto alla terapia convenzionale (chemioterapia, radioterapia).
I tumori baso-spinocellulari vanno sempre asportati chirurgicamente. Solo in casi selezionati si può usare la terapia topica con imiquimod o la elettrochemioterapia, se metastatici si ricorre alla radioterapia o a terapie farmacologiche oncologiche che si differenziano in relazione alla tipologia di tumore.
Ai diversi tipi di trattamento fanno seguito
le visite di controllo per monitorare la patologia.