La Tomografia Computerizzata o TC (denominata anche Tomografia Assiale Computerizzata o TAC) è una tecnica radiologica per immagini utilizzata
per lo studio anatomico in vivo di tutti i distretti corporei (encefalo, torace, addome, intestino, apparato urinario, vasi sanguigni) ed è indispensabile per la diagnosi e per valutazioni longitudinali di
patologie congenite, infiammatorie, proliferative, degenerative e cardiovascolari.
Presso Villa Serena è stata installa una macchina ultra avanzata,
TC Revolution Apex™, dotata di sofisticata tecnologia radiologica (tubo radiogeno Quantix™ 160) , hardware e software innovative ((Deep Learning Iterative Reconstruction) che permettono di eseguire
esami con basse dosi radiogene, riducendone l’impatto bio-stocastico, e allo stesso tempo di ottenere
altissime prestazioni in termini di copertura anatomica, risoluzione spaziale, temporale e imaging spettrale.
Le caratteristiche tecniche rendono la macchina particolarmente versatile per le applicazioni cardiovascolari, in particolare l’ampia copertura anatomica (512 slices, 16 cm) permette di eseguire esami cardiologici in cui l’intero volume del cuore può essere scansionato nel tempo di un singolo battito cardiaco con tecnica assiale (velocità di rotazione del tubo fino a 0,28 sec). E’ quindi possibile eseguire esami anche in pazienti tachicardici con frequenza cardiaca fino a 200 bpm superando i limiti delle strumentazioni fino al momento in uso. La macchina inoltre consente di eseguire esami diagnostici anche nei grandi obesi (fino a 225 kg di peso corporeo).
A che cosa serve la TC
La TC consente di studiare diverse patologie come ad esempio:
- cardiovascolari
- oncologiche
- muscolo-scheletriche
- infiammatorie.
TC: come si effettua
Il paziente viene posizionato su un lettino, che si muove orizzontalmente all’interno di un’apparecchiatura ad anello, (gantry) contenente il tubo radiogeno (emette i raggi X), e i sensori di rilevazione. I segnali dei sensori sono trasformati in dati digitali che vengono elaborati da software dedicati che permettono la ricostruzione di immagini anatomiche nei 3 piani spaziali (3D) e anche in sequenze temporali (filmati, immagini 4D) utili per seguire fenomeni dinamici come il battito cardiaco.
Nelle apparecchiature più innovative, come la Revolution Apex, esiste inoltre la possibilità di acquisire immagini spettrali (GSI) che consentono di ottenere informazioni qualitative e quantitative sulla composizione dei tessuti esaminati (acqua, iodio, calcio, acido urico, idrossiapatite e grasso) e di ridurre consistentemente gli artefatti metallici (presenza di protesi, pacemaker, cateteri, clips vascolari, ect).
Durante l’esecuzione dell’esame è necessario che il paziente rimanga immobile e, se richiesto, eseguire un apnea inspiratoria di breve durata (max. 15 sec). Il tempo per eseguire l'indagine (acquisizione) varia in relazione al distretto corporeo da esaminare e al sospetto diagnostico.
TC con mezzo di contrasto
Il mezzo di contrasto serve per migliorare la visibilità di strutture o fluidi all’interno del corpo. In radiologia sono usati contrasti liquidi (iodati, baritati) e gassosi. I mezzi di contrasto iodati possono essere somministrati per via endovenosa, arteriosa e orale, sono largamente utilizzati per le valutazioni degli organi interni e del sistema cardiovascolare.
Per gli esami TC il mezzo di contrasto iodato è generalmente somministrato per via endovenosa. In base al quesito diagnostico il radiologo può decidere di eseguire scansioni basali (prima della somministrazione del contrasto), in fase arteriosa, venosa, portale o tardiva.
L’iniezione del mezzo di contrasto permette una precisa visualizzazione e caratterizzazione di organi (cuore, cervello, fegato, rene, polmone, ect) e strutture come vene, arterie, linfonodi, ciò ha reso la TC un presidio diagnostico indispensabile per la diagnosi e la stadiazione di patologie congenite, infiammatorie, proliferative (tumori), degenerative, cardiovascolari.
Indicazioni per la preparazione della TC
L’esame deve essere prescritto dal Medico di Medicina Generale o da uno Specialista e la relativa documentazione deve essere presentata al momento dell'esame.
Se l'esame viene eseguito con il mezzo di contrasto, è necessario eseguire prima i seguenti esami ematici: creatinina e TSH. I risultati recenti di queste analisi (non antecedenti a 1 mese) devono essere comunicati in anticipo, per consentire una preparazione adeguata del paziente o un eventuale rinvio della procedura.
Il paziente, inoltre, prima di sottoporsi alla TC, con o senza mdc, deve firmare un modulo di consenso informato.
Le donne in stato di gravidanza accertata o presunta non possono eseguire l’esame se non nel caso di un’indicazione improrogabile e strettamente necessaria per la cura della madre e del nascituro.
Per l’esecuzione dell’esame è necessario essere
a digiuno da almeno 6 ore.
Al paziente viene chiesto di indossare un camice fornito dalla struttura sanitaria e
rimuovere eventuali oggetti metallici (piercing, gioielli, protesi mobili).
Nel caso sia necessaria l'iniezione di mezzo di contrasto, viene posizionata un'agocannula venosa, solitamente in una vena dell’avambraccio.
E’ un’indagine diagnostica
non dolorosa, se effettuata con mezzo di contrasto, in alcuni casi si potrebbe avvertire come una sensazione di calore diffuso, che svanisce in breve tempo, e un gusto amaro e metallico in bocca.
TC: quando è controindicata
La TC è un esame radiologico che utilizza radiazioni ionizzanti e, nonostante i numerosi ed evidenti progressi in campo radiologico, l’esame espone il paziente a quantità non del tutto trascurabili di radiazioni.
Pertanto, il suo utilizzo deve essere limitato ai casi di effettiva necessità e per indagare un sospetto diagnostico che non è possibile accertare con altre metodiche.
La TC non è controindicata per i portatori di pacemaker o defibrillatori.
Si raccomanda particolare attenzione nell'uso della TC in pazienti pediatrici e nei primi mesi di vita, e soprattutto nelle donne in stato di gravidanza o che sospettano di esserlo.
Il mezzo di contrasto è generalmente ben tollerato, ma va usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale, a causa del suo effetto nefrotossico, o con ipertiroidismo (per il carico di iodio e il rischio di tireotossicosi).
È essenziale valutare sempre la presenza di allergie e verificare eventuali precedenti reazioni allergiche al mezzo di contrasto. In questi casi, l’esame può essere eseguito ma è necessaria una premedicazione specifica.
Si consiglia anche di utilizzare le protezioni per gli organi sensibili alle radiazioni quando non ne è prevista l’esplorazione.