La Procreazione medicalmente assistita ¨¨ finalizzata alla
diagnosi e alla
terapia dell’ infertilit¨¤ di coppia. Il percorso di procreazione assistita inizia con una visita preliminare di inquadramento in cui viene valutato accuratamente il caso, analizzate tutte le circostanze, compresi l’et¨¤ della donna e/o i risultati di eventuali trattamenti precedenti.
Una volta coinvolta in un ciclo di Procreazione assistita la coppia affronta una serie di
esami finalizzati allo studio di patologie che possono ostacolare l’esito del trattamento, all’analisi di malattie infettive che possono essere trasmesse al feto o al partner, e alla valutazione di malattie ereditarie che possono essere trasmesse al feto.
Il primo incontro tra il medico e le coppie ¨¨ fondamentale per pianificare l’intero
percorso del programma, comprendere quali sono le sue fasi, esaminare tutta la documentazione, pianificare i tempi e definire la necessit¨¤ e le ³¾´Ç»å²¹±ô¾±³Ù¨¤ di accesso ai trattamenti. ? un momento importante: per questo ¨¨ utile che siano presenti entrambi i partners ed ¨¨ fondamentale portare con s¨¦ tutti gli
accertamenti, le cartelle cliniche e se il caso, i documenti relativi ai trattamenti eseguiti in altra sede. Successivamente, vengono discussi con la coppia i passaggi necessari per accedere al
programma di Procreazione medicalmente assistita e vengono illustrate le implicazioni etiche e gli obblighi di legge.
La
fase diagnostica prevede dunque i seguenti step:
- prima visita di anamnesi di entrambi i partners
- prescrizione degli esami preliminare
- impostazione della procedura da effettuare
- colloquio per illustrare i termini
- consegna del consenso informato
In base alle cause di infertilit¨¤ della coppia possono essere utilizzate differenti tecniche di Procreazione medicalmente assistita che, per legge, devono essere applicate con gradualit¨¤, cio¨¨ cominciando sempre dalle meno invasive.
Le
tecniche di procreazione assistita sono:
- inseminazione intrauterina (IUI)
- fecondazione in vitro (FIVET/ICSI)
- trattamento eterologo
La procreazione medica assistita comprende metodiche impegnative per la coppia sia dal punto di vista medico-biologico che psicologico. La terapia procede per gradi per cui ¨¨ importante che sia lo specialista ad indicare a quali
metodi di procreazione assistita ricorrere.
Le procedure chirurgiche necessarie prevedono
interventi minimamente invasivi e poco dolorosi e sono considerate a basso rischio chirurgico (le complicanze gravi sono, infatti, molto rare). Per permettere alla donna di affrontare un ciclo di Procreazione medicalmente assistita in tutta serenit¨¤, ¨¨ sempre consigliato dagli specialisti condurre una vita normale prima, durante e anche dopo il trattamento. Infatti stare a letto giorni e giorni dopo il trattamento non ha alcun valore nell’instaurarsi o meno di una gravidanza. Anzi lo stress psicologico pu¨° influire negativamente sull’esito.
I programmi di Procreazione assistita di
Ospedale Santa Maria rispondono a innovativi i protocolli internazionali:
- Fecondazione in vitro (FIV)
- Iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI)
- Preservazione di fertilit¨¤ sia maschile che femminile
- Coltura embrionale anche fino allo stadio di blastocisti
- Vitrificazione degli ovociti
- Vitrificazione degli embrioni
- Cicli di scongelamento degli ovociti
- Cicli di scongelamento degli embrioni
- Congelamento dello sperma sia dall’eiaculato che dalla biopsia testicolare
- Fecondazione eterologa
Da pi¨´ di 25 anni
Ospedale Santa Maria sostiene le coppie nel desiderio pi¨´ grande, quello di avere un figlio. Agli aspiranti genitori la struttura offre servizi creati intorno alle loro esigenze, assicurando
personale altamente specializzato,
tecnologie innovative ed
ambienti confortevoli. A questo scopo ¨¨ nata un’¨¦quipe composta da professionisti ginecologi, anestesisti, psicologi, biologi, tecnici ed infermieri - che hanno assistito oltre 20mila coppie.
L’Ospedale Santa Maria ¨¨ stato
uno dei primi Centri in Italia ad applicare la tecnica ICSI, effettuando dal 1991 ad oggi oltre 10.000 prelievi ovocitari, da cui sono state ottenute circa 2.500 gravidanze e altrettanti bambini nati. Con una media di 1.200 procedure di primo e secondo livello ogni anno il Centro esegue oltre un terzo delle procedure effettuate in tutta la Regione.