L’operazione, eseguita dall’équipe di Neurochirurgia di Maria Cecilia Hospital, è durata 5 ore. La ragazza ora sta bene. La patologia, se non affrontata in modo tempestivo, può causare la morte improvvisa
Non solo Cardiochirurgia. L’eccellenza specialistica maturata dall’équipe di Neurochirurgia di Maria Cecilia Hospital - riconosciuta e accreditata dall’ultimo rapporto Agenas (Mi-nistero della Salute) che colloca l’ospedale É«»¨ÌÃCare & Research tra i primi e migliori del Paese - trova nuove conferme nel successo interventistico dedicato all’asportazione, con tecnica microchrirugica, di un tumore cerebrale benigno - chiamato cisti colloide - in una giovane studentessa liceale (Sofia L., 19 anni) affetta da forti mal di testa, difficoltà di concentrazione e perdita di memoria.
Il trattamento, frutto del lavoro di squadra di tutto il team cotignolese, coordinato dal Dottor Ignazio Borghesi, responsabile dell’Unità Operativa, e portato a termine con la consulenza del Professor Fabio Calbucci - tra i maggiori esperti di Neurochirurgia in Italia - ha ri-chiesto l’applicazione di procedure estremamente delicate, valutato - in fase diagnostica tramite la Risonanza Magnetica ad alta definizione e mezzo di contrasto - il non facile accesso alla sede della lesione.
“La cisti colloide - spiega il Dottor Borghesi - è una neoformazione benigna del III° ventricolo che se non asportata tempestivamente può, ingrandendosi, ostruire i canali di deflusso del liquor all’interno del nostro cervello causando un veloce, patologico aumento dello stesso e la morte improvvisa del paziente: anche nel sonno. Nel nostro caso si trattava di una cisti di circa 1,2 cm, la cui collocazione più posteriore suggeriva l’approccio microchirurgico rispetto alla tecnica endoscopica come prima opzione”.