La diagnosi di azoospermia si effettua per mezzo di:
- anamnesi;
- visita urologica;
- diagnostica per immagini;
- esami chimici;
- eventuale biopsia.
L’anamnesi è importante per conoscere:
- stile di vita del paziente (se fumatore, se consuma eccessive quantità di alcool, se conduce una vita sedentaria, frequenza dell’attività sessuale ecc)
- storia clinica del paziente (patologie pregresse, soprattutto di interesse urologico, e terapie mediche a cui è stato sottoposto)
- storia riproduttiva del paziente (se ha già avuto figli in precedenza con la stessa partner o con un’altra partner)
- familiarità con patologie urologiche
- eventuali traumi o esposizione a sostanze tossiche
La visita urologica, permette al medico di valutare il volume testicolare, la presenza di anomalie morfologiche esterne e di palpare la prostata per individuare segni sospetti di patologie tumorali.
La diagnostica per immagini per l’azoospermia è generalmente affidata all’ecografia transrettale della prostata o più raramente ad un esame contrastografico delle vie seminali.
Gli esami chimici includono sia l’esame del sangue per il dosaggio ormonale, sia l’esame delle urine dopo l’eiaculazione, sia lo spermiogramma che è un esame dirimente per valutare volume, caratteristiche chimiche e organolettiche del liquido seminale.
Eventualmente, il medico può richiedere l’esame istologico tramite biopsia, prelevando tessuto e spermatozoi, se presenti, dal testicolo.