La chirurgia robotica rappresenta un esempio di evoluzione mini-invasiva della chirurgia.
A differenza dell’intervento a cielo aperto, consente infatti di operare con un ingrandimento visivo fino a circa 20 volte e con una visione in 3 dimensioni.
La tecnologia robotica permette di avere una profondità di campo migliore
rispetto alla tecnica laparoscopica classica. La visione intraoperatoria robotica permette di riconoscere anche i più piccoli dettagli anatomici e di eseguire l’intervento con una accuratezza significativamente superiore a quanto sia possibile ottenere con la chirurgia classica a cielo aperto o con la chirurgia laparoscopica.
Grazie a questi vantaggi è possibile ottenere outcomes oncologici eccellenti garantendo tuttavia una migliore e più rapida ripresa funzionale. Inoltre i tempi di degenza, recupero e le perdite ematiche sono significativamente inferiori. L’intervento, nella maggioranza dei casi, è curativo in presenza di malattia localizzata e le sequele come l’incontinenza urinaria e la disfunzione erettile sono oggi più rare. L’eiaculazione viene perduta in ogni caso.
Questo tipo di intervento mininvasivo reca notevoli benefici al paziente:
- Si asporta la prostata con maggior precisione preservando le strutture nervose;
- Riduce le perdite di sangue che avvengono durante l’operazione, consentendo anche una successiva ripresa più facile e veloce;
- Altrettanto rapido è il recupero della continenza e delle funzioni sessuali;
- Le piccole dimensioni delle incisioni effettuate rispondono anche un’esigenza di tipo estetico, non lasciando cicatrici particolarmente evidenti;
- Si riducono anche il dolore e il tempo di degenza.
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