I tumori endocrini al pancreas hanno origine da aggregati di cellule endocrine:
le isole pancreatiche o isole di Langerhans. Sono le isole pancreatiche a secernere ormoni molto importanti per il metabolismo, che, come vedremo, sono direttamente coinvolti nella classificazione di questi tumori.
Il pancreas è del resto una ghiandola dal ruolo essenziale e notevolmente complesso, che non si limita alla funzione endocrina: produce infatti anche enzimi indispensabili per la corretta digestione (funzione esocrina). A partire dalle cellule delle isole di Langerhans possono svilupparsi differenti tipologie di tumori, ognuna con proprie caratteristiche. Vale la pena anche ricordare brevemente la struttura del pancreas, che comprende la testa (adiacente all’area centrale del duodeno), il corpo e la coda (vicino alla milza).
? proprio
la testa la sede del 70% circa dei tumori del pancreas.
I tumori neuroendocrini sono tumori a lenta crescita e solitamente poco aggressivi, anche se in alcuni casi possono invece crescere rapidamente e comportarsi in modo più maligno.
? possibile identificare due grandi gruppi di questi tumori, che, se in genere si trovano proprio nel pancreas, possono anche svilupparsi nel duodeno. I meno diffusi (30%) sono detti
tumori neuroendocrini del pancreas funzionanti, poiché
producono ormoni in eccesso, con tutta una serie di conseguenti sintomi.
In questo gruppo sono compresi:
- Insulinoma, il più comune in questa categoria. Essendo originato dalle cellule beta del pancreas, l’ormone prodotto in eccesso è l’insulina, che regola le quantità di glucosio presenti nel sangue. I livelli della glicemia risultano più bassi del normale e il paziente può sperimentare sintomi come capogiro, sudorazione, vista annebbiata, confusione, tachicardia, mal di testa, svenimento, alterazione della personalità. Questa tipologia di tumore neuroendocrino al pancreas risulta maligno nel 10% dei casi e può implicare metastasi.
- Gastrinoma, in cui l’ormone in eccesso è invece la gastrina e si innesca dalle cellule G del pancreas, dove si localizza nell’80% dei casi. La gastrina fa sì che lo stomaco produca troppo acido: una condizione che conduce allo sviluppo di ulcere e diarrea, con sintomi come dolore all’addome, bruciore gastrico, reflusso, malessere e dimagrimento.
- Glucagonoma, raro tumore originato dalle cellule Alfa pancreatiche responsabili della secrezione di glucagone. Questa sostanza provoca l’insorgere del diabete e di rash cutanei (eritema necrolitico migrante).
- Somatostatinoma, un altro tumore assai raro originato dalle cellule Delta del pancreas. L’eccessiva produzione di somatostatina causa diabete, formazione di calcoli nella colecisti e difficoltà digestive soprattutto con i cibi grassi.
- VIPoma, che prende il nome dal peptide vasoattivo intestinale (VIP). Questo ormone regola l’assorbimento di acqua da parte dell’intestino: di conseguenza, fra i sintomi è presente una diarrea intensa e acquosa.
Si definisce invece
tumore al pancreas neuroendocrino non funzionante quella patologia che
non secerne alcun tipo di sostanza metabolicamente attiva.
Il 70% dei tumori neuroendocrini al pancreas appartiene a questo gruppo.
Seppur “silenti” dal punto di vista della secrezione ormonale, essi
possono però crescere di molto nelle dimensioni, con conseguenze dannose per i tessuti e gli organi vicini.
Altra distinzione è quella fra
tumore neuroendocrino al pancreas ben differenziato e tumore scarsamente differenziato, basata sull’aggressività biologica secondo la classificazione dell’OMS 2010: durante la diagnosi si valuta infatti
l’attività proliferativa conteggiando ad esempio la divisione delle cellule (mitosi)
.
La prima tipologia è caratterizzata da una crescita lenta e da una minore aggressività, ma non è comunque da sottovalutare: potrebbe infatti trattarsi di un carcinoma neuroendocrino al pancreas e potrebbe originare metastasi anche a distanza di diversi anni dalla diagnosi del primo tumore.
La seconda tipologia cresce rapidamente, è sempre maligna ed è più probabile che generi metastasi.