Possiamo considerare due principali tipologie di cervicalgia, che si distinguono principalmente in base alla durata e alla persistenza dei sintomi.
Cervicalgia acuta
La cervicalgia acuta corrisponde a
un episodio di dolore al collo che si manifesta improvvisamente e che di solito ricopre un periodo limitato.
In genere, dura la cervicalgia acuta dura
fino a quattro settimane. Le cause più comuni includono tensione muscolare o sforzi eccessivi, lesioni da colpo di frusta, posture scorrette o lesioni improvvise, ad esempio dopo un incidente automobilistico. La cervicalgia acuta provoca sintomi come
dolore localizzato, rigidità muscolare e difficoltà di movimento.
Spesso tali disagi
migliorano con il tempo e il riposo, tanto che per trattare una cervicalgia acuta la terapia può prevedere, oltre al riposo, la sola assunzione di farmaci antidolorifici e al massimo un periodo di fisioterapia.
Cervicalgia cronica
Chi soffre di cervicalgia cronica sperimenta sintomi
per oltre dodici settimane, indicando una condizione che può diventare più difficile da trattare. Le cause possono essere più varie e complesse, coinvolgendo anche possibili fattori come l'infiammazione persistente, danni strutturali alla colonna vertebrale, o problemi neurologici.
Le persone con cervicalgia cronica possono sperimentare
un dolore continuo o ricorrente, spesso accompagnato da limitazioni nella mobilità e nella qualità di vita. A livello terapeutico, può essere necessario un approccio più completo, che potrebbe includere terapie psicologiche, trattamenti mirati alle cause specifiche della condizione o più raramente interventi chirurgici.
In alcuni casi, avviene
una transizione da cervicalgia acuta a cronica: tale dinamica non è sempre chiara e può variare da persona a persona. Alcuni individui potrebbero sviluppare una condizione cronica a seguito di un evento traumatico o di lesioni gravi, mentre altri potrebbero manifestare una persistenza dei sintomi a causa di fattori psicologici, come lo stress cronico o la
depressione. Ecco perché è molto importante non trascurare il disturbo fin dal suo insorgere.