Le cause dell’insufficienza aortica sono molteplici e possono essere congenite o acquisite.
Cause congenite
Si parla di cause congenite, in caso di patologie pregresse come la sindrome di Marfan e la sindrome di Ehlers-Danlos: si tratta di patologie, responsabili di un’alterazione dei tessuti ossei, muscolo scheletrici e anche cardiovascolari.
Tali patologie spesso si associano ad una malformazione della anatomia della valvola natia, formata non da tre cuspidi, come nella struttura normale, ma da sole due estremità (bicuspidia).
La valvola aortica bicuspide è una malformazione che si presenta fin dalla nascita, abbastanza diffusa che riguarda infatti il 2% della popolazione.
In questo difetto, la valvola aortica, che regola il flusso sanguigno dal cuore verso gli altri vasi e organi, presenta due lembi valvolari anziché tre: uno di questi non si è sviluppato ed è rimasto atrofico.
L’anomalia può essere isolata, e nella maggior parte dei casi non crea problemi, oppure può essere ricollegata a qualche cardiopatia.
Cause acquisite
Le cause acquisite sono invece quei fattori esterni, come ad esempio patologie sopravvenute, che condizionano la funzione della valvola aortica, dopo averne alterato l’anatomia.
Le patologie sopravvenute più frequenti che determinano l’insufficienza valvolare sono:
- la febbre reumatica, responsabile di una riduzione progressiva delle cuspidi
- l’endocardite infettiva, infiammazione che, se trascurata, ha come conseguenza il prolasso dei lembi della valvola aortica o la loro rottura.
La febbre reumatica è determinata nella maggior parte dei casi da un’infezione provocata da un batterio, lo Streptococco.
Dopo il contagio, l’organismo per difendersi e abbattere il batterio, produce anticorpi che in alcuni individui possono danneggiare le valvole del cuore e infiammarle, determinando problemi anche anni più tardi.
Si tratta di stati patologici che incidono sulla struttura della valvola aortica anche in presenza di un cuore sano.
L’endocardite infettiva si verifica quando la membrana che riveste la cavità cardiaca e le valvole si infiamma. A causare l’infiammazione sono infezioni batteriche o, più raramente, micotiche (funghi) che raggiungono il sangue, in seguito a lesioni dovute a interventi chirurgici, o altre procedure mediche, tra cui quelle odontoiatriche.
La forma acuta di endocardite, a rapida evoluzione e pericolosa per il paziente, è originata da pneumococchi, streptococchi di gruppo A, Staphylococcus aureus e da gonococchi.
La forma sub-acuta, a evoluzione più lenta e di difficile individuazione precoce, è originata da diversi tipi di streptococchi, localizzandosi spesso in valvole cardiache già compromesse.
Infiammazioni considerate pericolose per l’insorgenza della insufficienza aortica sono anche:
Da queste malattie, derivano numerose complicazioni.
Una di queste è la deformazione delle cuspidi, lembi valvolari, che generano una chiusura imperfetta della valvola e quindi non fanno scorrere il sangue correttamente tra il ventricolo sinistro e l'aorta.
Altre complicazioni sono:
- l’anuerisma, la dilatazione della arteria principale
- l’ectasia, l’allungamento della aorta
- la dissezione aortica, una lesione degli strati della parete aortica
L’aneurisma interessa soprattutto la radice dell’aorta, ovvero il tratto dell’arteria più vicino al muscolo cardiaco, ma può coinvolgere anche l’anello fibroso situato sopra l’apertura valvolare: in questo caso si ha un’ectasia anulo-aortica.
L’ectasia può essere la conseguenza di una malformazione congenita ma nella maggior parte dei casi ha stretta correlazione con la malattia aterosclerotica e l’ipertensione arteriosa in combinazione con l’età avanzata del soggetto.
Non è l’unica complicazione che deriva dall’insufficienza della valvola aortica: un’altra patologia, tra l’altro spesso mortale, è la dissezione della aorta, ossia una lesione (tecnicamente si definisce slaminamento) della parete aortica che per questo è più predisposta alla rottura spontanea.
La dissezione può essere iatrogena (da trauma) o dipendente da una malattia della parete aortica (per esempio una malattia congenita del collagene). L'eventuale rottura dell'aorta porta a morte immediata per cui la diagnosi (che viene eseguita mediante TAC) è fondamentale per intervenire prima che la lesione (ossia l'indebolimento della parete) provochi la rottura.
? forse in cardiochirurgia la patologia (e quindi l'intervento) più ad alto rischio in assoluto.
Sono invece considerati fattori esterni di insufficienza della valvola anche: i traumi che colpiscono il torace o anche complicanze che insorgono in pazienti post valvuloplastica o dopo intervento chirurgico.