Tumore ovaio

Il tumore alle ovaie è una neoplasia che colpisce gli organi situati ai lati dell’utero, particolarmente difficile da diagnosticare.
Il tumore alle ovaie è una patologia che ha origine nei tessuti che compongono questi due piccoli organi situati ai lati dell’utero. Il tumore dell’ovaio è causato da una crescita incontrollata delle cellule dell’organo, più comunemente le cellule epiteliali, che rivestono le pareti delle ovaie. Anche le cellule germinali, che producono gli ovociti, e le cellule stromali, che producono gli ormoni, possono però essere alla base di forme tumorali meno comuni. Si tratta di una neoplasia particolarmente difficile da diagnosticare.
 

Il ruolo delle ovaie

Le ovaie sono una componente essenziale dell’apparato riproduttivo femminile. Svolgono due funzioni principali: la produzione di ormoni sessuali femminili (estrogeni e progesterone) e la produzione di ovociti, le cellule riproduttive femminili.

Durante il periodo fertile di una donna, ogni mese le ovaie rilasciano un ovocita, che si muove verso l’utero attraverso le tube di Falloppio, in attesa di un’eventuale fecondazione.

Anatomicamente, ogni ovaio misura circa 3 centimetri di diametro, con variazioni che dipendono dall’età, ed è diviso in due regioni principali: la corteccia e il midollo. La corteccia contiene i follicoli ovarici, strutture che ospitano gli ovociti immaturi e che maturano in risposta agli stimoli ormonali. Il midollo, situato più internamente, è una regione riccamente vascolarizzata, connettiva, e contiene vasi sanguigni e nervi che nutrono l’ovaio.

 

Sintomi del tumore ovarico

La difficoltà nel diagnosticare un tumore alle ovaie si deve a sintomi iniziali pressoché assenti. ? però possibile individuare alcuni segnali che, se presenti insieme e persistenti, potrebbero indicare la necessità di ulteriori accertamenti.

I principali sintomi di un tumore alle ovaie sono:
 
  • Gonfiore addominale persistente: un addome costantemente gonfio o teso, che non si riduce, è uno dei primi segnali di allarme.
  • Meteorismo (aria nella pancia), accompagnato da fastidio o gonfiore, che può essere confuso con disturbi gastrointestinali comuni.
  • Bisogno frequente di urinare, anche senza bere più liquidi del solito, potrebbe essere un segnale precoce. Fra i sintomi del tumore alle ovaie, questo può essere dovuto alla pressione esercitata da una massa in crescita sulla vescica.
  • Dolori addominali o pelvici, soprattutto se cronici e non legati al ciclo mestruale. In presenza di un cancro delle ovaie, questi sintomi possono variare di intensità e diventare più frequenti con il tempo.
  • Sanguinamento vaginale anomalo, in particolare dopo la menopausa.
  • Stipsi o episodi frequenti di diarrea.
  • Senso di estrema stanchezza, che non sembra avere una spiegazione logica e non migliora con il riposo.
  • Nausea: in caso di tumore alle ovaie, è fra i sintomi più avanzati.
  • Perdita di appetito e senso di pienezza precoce: anche dopo aver consumato solo piccole quantità di cibo, le donne potrebbero sentirsi sazie e perdere l’appetito in modo significativo.

Com’è facile intuire, il carcinoma ovarico provoca sintomi potenzialmente legati ad altre condizioni, il che contribuisce alla difficoltà della diagnosi.

Il tumore delle ovaie è una patologia multifattoriale, ovvero può essere influenzato da diversi elementi, alcuni dei quali sono modificabili e altri no. Tra i principali fattori di rischio vi sono:
 

  • 贰迟à: la maggior parte dei casi viene diagnosticata tra i 50 e i 69 anni, e l’incidenza aumenta con l’avanzare degli anni. Il tumore dell’ovaio è più raro nelle donne giovani, mentre la menopausa rappresenta un periodo critico per la sua insorgenza.
  • 翱产别蝉颈迟à, che è sempre un elemento negativamente impattante sullo sviluppo di numerose patologie.
  • Durata del periodo ovulatorio: le donne che iniziano a ovulare molto presto nella vita, cioè quelle che hanno avuto un menarca (prima mestruazione) precoce, e quelle che affrontano una menopausa tardiva presentano un rischio maggiore. Questo perché un numero maggiore di cicli ovulatori nel corso della vita può aumentare l’esposizione dell’ovaio a eventuali fattori dannosi.
  • Mancanza di gravidanze.
 

D’altro canto, alcuni fattori proteggono dall’insorgenza del tumore ovarico. L’aver avuto più figli e aver allattato al seno sono elementi che riducono il rischio, al pari dell’uso a lungo termine di contraccettivi estroprogestinici. Questi ultimi, infatti, riducono il numero di cicli ovulatori e, di conseguenza, il rischio di danni alle cellule ovariche.

Un altro importante fattore di rischio, che ha guadagnato grande attenzione nella ricerca oncologica, è la presenza di mutazioni ereditarie nei geni BRCA1 e BRCA2. Secondo i dati della, circa il 25% dei tumori dell’ovaio può essere associato a sindromi oncologiche familiari, ovvero alla presenza di mutazioni ereditarie in questi geni.

Nelle donne che portano una mutazione del gene BRCA1, il rischio di sviluppare un tumore ovarico può arrivare al 39-44%, mentre nelle donne portatrici di una mutazione del BRCA2 il rischio è del 11-17%. La presenza di queste mutazioni non solo aumenta il rischio di cancro ovarico, ma può anche favorire l’insorgenza contemporanea o in tempi diversi di un carcinoma della mammella.

Tali tumori ereditari tendono a manifestarsi in età più giovanile rispetto alle forme sporadiche, non legate a mutazioni genetiche. Oggi, la ricerca di queste mutazioni è raccomandata a tutte le donne con diagnosi di carcinoma ovarico, per determinare eventuali fattori di rischio genetico e impostare strategie di prevenzione mirate.

In famiglie in cui sono stati riscontrati molti casi di tumore ovarico o mammario, in particolare quando si manifestano in età giovanile, può essere opportuno optare per una consulenza genetica, che può determinare se esiste una predisposizione ereditaria al tumore e a pianificare eventuali misure di sorveglianza. Le donne portatrici di una mutazione nei geni BRCA1 o BRCA2 possono beneficiare di programmi di monitoraggio regolari, che includono i relativi esami diagnostici.

? comunque importante sottolineare che la presenza di mutazioni genetiche non garantisce lo sviluppo di un tumore, ma aumenta solo il rischio rispetto alla popolazione generale. Anche i casi di tumore in famiglia vanno distinti tra quelli ereditari, dovuti a mutazioni genetiche, e quelli che potrebbero essere legati a esposizioni ambientali comuni o a comportamenti condivisi.

Secondo i dati del rapporto “I numeri del cancro in Italia 2023,” curato dall e dall’, in Italia il tumore ovarico colpisce circa 6.000 donne ogni anno. Questo lo rende una delle prime dieci neoplasie più comuni tra le donne, costituendo circa il 3% di tutte le diagnosi oncologiche femminili.

In una prospettiva globale, i dati del mostrano che il tumore all’ovaio è l’ottavo più comune tra le donne.

Dal momento che non è facile identificare con sicurezza i sintomi del cancro ovarico, è ancora più importante capire come procedere. Il tumore alle ovaie come si scopre?

La diagnosi dei tumori ovarici si basa su una serie di fasi e di esami specifici. Il primo passo nel percorso diagnostico è spesso rappresentato dalla visita ginecologica, che prevede un esame pelvico approfondito e la palpazione dell’addome: lo specialista osserva con attenzione le ovaie, verificandone dimensioni e consistenza. I parametri sono basilari per una prima valutazione clinica, tenendo conto anche dell’età della paziente, un fattore che incide sul rischio di tumore.

Un esame strumentale fondamentale per la diagnosi è l’ecografia transvaginale, che permette di visualizzare in modo dettagliato le ovaie e gli organi pelvici. Questa procedura non invasiva fornisce immagini utili per identificare la presenza di masse sospette, distinguendo tra le formazioni cistiche benigne e quelle potenzialmente maligne. L’ecografia viene spesso associata al dosaggio del CA-125, un marcatore tumorale che può essere elevato in presenza di tumori dell’ovaio, ma anche associabile ad altre condizioni, come epatopatie croniche o pancreatite.

Oltre all’ecografia, vengono impiegati altri esami di imaging per una valutazione più precisa e approfondita. La tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (RM) servono spesso a determinare la diffusione del tumore, verificare la presenza di metastasi nell’addome, pianificare un eventuale intervento chirurgico o trattamenti aggiuntivi come la chemioterapia.

Nonostante questi strumenti, la diagnosi precoce del tumore delle ovaie rimane complessa. Gli esami descritti offrono qualche possibilità di identificare il tumore nelle fasi iniziali, ma non possono essere proposti come screening universale a tutte le donne.

? in ogni caso raccomandata una certa regolarità di controllo nel caso di donne con una predisposizione genetica, ovvero portatrici di mutazioni nei geni BRCA1 o BRCA2. In questi casi, è consigliato uno screening mirato, con esami ogni sei mesi a partire da un’età inferiore ai 40 anni.

Dopo la diagnosi, il primo passo fondamentale è la stadiazione, che permette di classificare la malattia e stabilire il miglior approccio terapeutico. Il tumore dell’ovaio viene generalmente classificato in quattro stadi (da I a IV) secondo il sistema FIGO (International Federation of Gynecology and Obstetrics) o tramite il sistema TNM dell’American Joint Committee on Cancer (AJCC), che si basa su tre parametri: dimensione del tumore primario (T), coinvolgimento dei linfonodi (N), e presenza di metastasi a distanza (M).

Si tratta di un tumore caratterizzato da una rapida crescita: dalle prime fasi allo stadio avanzato può trascorrere un solo anno.

Dal tumore all’ovaio si guarisce? Non vi è una risposta unica: tutto dipende dalla tempestività della diagnosi. Purtroppo, in caso di tumore alle ovaie la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi equivale circa al 43%, proprio perché spesso la diagnosi avviene in fase avanzata.

Dunque, quando il tumore alle ovaie è mortale? Quando la patologia risulta già a tal punto diffusa da non risultare trattabile. Tuttavia, negli ultimi anni, si è registrato un calo dei tassi di mortalità, grazie ai progressi nella ricerca, nella prevenzione e nelle terapie.

Il trattamento principale per il tumore ovarico è la chirurgia, che ha l’obiettivo di rimuovere il tumore e, quando possibile, tutte le cellule cancerose. Quando il tumore è in stadio iniziale, la chirurgia può risultare risolutiva nel 70% dei casi, sebbene esista un rischio significativo di recidiva (25-30%): per questo, a seguito dell’intervento, viene spesso prescritta una chemioterapia adiuvante basata su carboplatino e paclitaxel.

La chemioterapia può essere utilizzata anche prima dell’operazione, quindi come neo-adiuvante, nei casi in cui il tumore è troppo esteso per essere completamente rimosso con un primo intervento.
La chemioterapia viene oggi associata a terapie a bersaglio molecolare:
  • Bevacizumab, un anticorpo monoclonale che interferisce con l’angiogenesi, ossia la capacità del tumore di sviluppare nuovi vasi sanguigni per nutrirsi e crescere.
  • Inibitori di PARP (come olaparib, niraparib e rucaparib), soprattutto in caso di tumori con mutazioni nei geni BRCA1 o BRCA2. Sono efficaci anche contro tumori con deficit della ricombinazione omologa (HRD), che interessa la capacità delle cellule di riparare i danni al DNA. Possono inoltre essere usati come terapia di mantenimento per prolungare il periodo di remissione nelle pazienti con tumori geneticamente predisposti o per prevenire una recidiva.
La radioterapia non è generalmente utilizzata per il carcinoma ovarico. Quando il tumore è metastatico, può essere presa in considerazione per ridurre il dolore o il disagio derivanti.

Sono in corso studi su nuovi approcci terapeutici, come l’immunoterapia, che cerca di stimolare il sistema immunitario del paziente a riconoscere e combattere le cellule tumorali, e nuovi farmaci a bersaglio molecolare.

La prevenzione del tumore alle ovaie non è un percorso semplice. Molte pazienti si chiedono se un tumore alle ovaie si vede con un’ecografia: come si è accennato, trattandosi di una neoplasia a sviluppo molto rapido, non è possibile identificare come riferimento preventivo l’ecografia in caso di tumore all’ovaio.

Se è vero che non sono al momento disponibili screening attendibili per la diagnosi precoce, alcune pratiche possono agevolarla. Gli studi indicano che una visita ginecologica annuale, con palpazione bimanuale dell’ovaio ed ecografia transvaginale, può contribuire a rilevare precocemente eventuali anomalie.

L’uso del marcatore CA-125 per lo screening non risulta efficace nella popolazione sana, poiché i suoi valori possono variare per molte cause non correlate a un tumore all’ovaio. ? comunque utile nel monitoraggio delle pazienti già trattate per la stessa neoplasia.

Per le donne con mutazioni ereditarie nei geni BRCA1 o BRCA2, è essenziale discutere con lo specialista le possibilità di prevenzione. Tra queste, può essere consigliata la rimozione chirurgica preventiva delle ovaie e delle tube di Falloppio dopo i 40 anni.

Per la prevenzione del tumore ovarico sono infine in corso ricerche sulla possibilità di rilevare tracce tumorali attraverso i campioni del Pap test.
Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

Articoli correlati a Tumore ovaio

25 ottobre 2024 - GVM

Mutazione BRCA e tumori: la prevenzione e la competenza specialistica è fondamentale per ridurre i rischi

La mutazione BRCA, presente nei geni BRCA1 e BRCA2, aumenta il rischio di tumori in organi come ovaio, mammella, pancreas e prostata.
24 ottobre 2024 - 色花堂News

Il tumore ovarico è una neoplasia complessa che può manifestarsi in diverse forme, distinte per aggressività e caratteristiche biologiche.
12 luglio 2024 - GVM

Salute della donna e prevenzione: l'importanza della visita ginecologica

Dal mese di luglio è possibile effettuare le visite ginecologiche all'Ospedale Cortina  
01 marzo 2024 - GVM

Salute della donna: la visita e gli esami per la prevenzione

L'8 marzo l'iniziativa dedicata alla prevenzione ginecologica
17 gennaio 2024 - 色花堂News

Perché l'abbraccio favorisce il benessere psicofisico e rinforza il sistema immunitario
21 giugno 2023 - GVM

Risonanza magnetica whole body: cosa significa e quando farla

La Risonanza Magnetica Whole Body, consente di studiare l’intero corpo senza esporre il paziente a radiazioni ionizzanti
19 aprile 2023 - GVM

Tumore all’ovaio: cosa fare

Il tumore all’ovaio è più frequente nelle donne che non hanno avuto figli, o che hanno avuto il menarca in età precoce o una menopausa tardiva.
23 marzo 2023 - GVM

La visita ginecologica: tappa fondamentale per la prevenzione

Quali sono gli esami consigliati, in base all'età
30 gennaio 2023 - GVM

Ginecologia: ogni età ha le sue esigenze

Prevenzione, diagnosi e trattamenti chirurgici per le patologie femminili
14 dicembre 2022 - GVM

Laparoscopia ginecologica: quali patologie si trattano e quali sono i vantaggi

Come si effettua la tecnica laparoscopica a 4 mani per l'isterectomia totale
15 novembre 2022 - GVM

Prevenzione e cura delle patologie ginecologiche: si ampliano l'équipe e la chirurgia mininvasiva

L'applicazione delle tecniche laparoscopiche per il recupero post-operatorio sempre più rapido
10 novembre 2022 - GVM

Isterectomia per via vaginale, cos'è e come avviene

Questa tecnica consente di rimuovere l'utero malato, o anche solo parte di esso, attraverso la vagina senza alcun taglio addominale. Proprio perché meno invasiva, provoca meno dolore e comporta meno rischi.
04 luglio 2022 - GVM

Attività fisica: i benefici per la prevenzione e per la guarigione

Quando lo sport aiuta il nostro corpo
06 giugno 2022 - GVM

Prevenzione: come si può ridurre il rischio di tumore

Il Codice europeo contro il cancro, quali sono le 12 buone pratiche
13 aprile 2022 - GVM

TC: quali parti del corpo si analizzano

Come si è evoluta la diagnostica nell'indagare il corpo umano.
Non trovi la patologia che stai cercando?
Clicca qui

Prenotazioni e appuntamenti nel palmo della tua mano

La nuova app MyGVM ti permette di trovare il tuo medico preferito, prenotare visite, controllare l’esito degli esami direttamente dal tuo telefonino! Scaricala ora: