Prima di tutto, una rassicurazione: in una buonissima parte dei casi, i prolassi della valvola mitralica
non hanno necessità di essere trattati. Naturalmente, è importante che il paziente si tenga controllato, grazie a regolari visite specialistiche e adeguati esami strumentali.
In alcune situazioni, è possibile che si verifichino
aritmie oppure il paziente può lamentare fastidiose palpitazioni: lo specialista può quindi prescrivere
farmaci beta-bloccanti per rallentare il ritmo del battito cardiaco. In ogni caso, in presenza di un prolasso alla valvola mitrale i rischi non sono mai da sottovalutare.
Di per sé, soprattutto se è di lieve entità, il prolasso mitralico
non può peggiorare: si tratta di una caratteristica fisica con cui il paziente può convivere. Ma vi sono alcuni casi in cui, come si è accennato, questo difetto può a lungo termine favorire l’insorgere di una
insufficienza mitralica. Oltre a causare sintomi, quando è severa l’insufficienza mitralica può sfociare nell’aumento di volume del ventricolo, nella dilatazione dell’atrio, nella
fibrillazione atriale, nello
scompenso cardiaco e persino nell’
infarto miocardico acuto.
Se dunque la patologia si rivela severa e gravemente sintomatica, può essere opportuno procedere con un
intervento chirurgico di riparazione o sostituzione della valvola mitrale.
Nei casi in cui vi è l’indicazione al
trattamento chirurgico di riparazione valvolare, il cardiochirurgo si trasforma in "sarto", e, come avviene per le vele delle barche, ricostruisce i lembi della valvola in modo da evitare che il sangue risalga dal ventricolo verso l'atrio. Questo tipo di intervento
viene svolto in modo mini invasivo ovvero tramite un piccolo taglio intercostale con conseguenti benefici per il paziente anche nei tempi di recupero.
In altre situazioni, il prolasso mitralico può anche dare origine a
endocardite batterica: poiché l’endocardio è il tessuto che riveste sia le pareti delle cavità del cuore, sia i lembi delle valvole, tale infezione coinvolge entrambe le strutture.
Può essere causata da batteri, parassiti o funghi e
può quindi essere causata anche da operazioni chirurgiche. Data la predisposizione a questa patologia con prolasso della valvola mitralica, è bene fare attenzione in caso di
procedure odontoiatriche o interventi invasivi, e prevenire possibili problematiche tramite l’assunzione di una terapia antibiotica per via orale. In sintesi, il prolasso alla valvola mitralica può avere conseguenze anche gravi se trascurato.