La diagnosi richiede un'attenta valutazione dei sintomi, un esame clinico approfondito e, talvolta, test di laboratorio specifici. Per prima cosa, è necessario sottoporsi a una
visita medica, che inizia con un'accurata
anamnesi clinica. Durante questa fase, vengono raccolte informazioni sulle abitudini alimentari, lo stile di vita, i sintomi associati, l'igiene orale e la storia clinica del paziente. Queste informazioni possono aiutare a individuare i potenziali fattori di rischio e le possibili cause.
In seguito, se sono state rilevate problematiche della bocca o dei denti, il paziente dovrebbe sottoporsi a una
visita odontoiatrica: un esame approfondito della bocca e dei denti è fondamentale per la diagnosi di alitosi. Il dentista può esaminare la cavità orale alla ricerca di segni di placca, tartaro, carie, gengiviti, infezioni o altri problemi che potrebbero contribuire al cattivo odore dell'alito. Inoltre, vengono valutate le condizioni della lingua, delle tonsille e della mucosa orale.
Altre opzioni con cui è possibile accertare la diagnosi sono:
- Compilazione di un diario alimentare su richiesta del medico, per identificare eventuali cibi o bevande che possono contribuire a rendere l’alito pesante.
- Test di olfatto e gusto, che possono essere utilizzati per valutare soggettivamente il cattivo odore dell'alito e il sapore della saliva. Questi test possono fornire indicazioni sulla gravità dell'alitosi e sulla sua percezione da parte del paziente.
- Esami di laboratorio, fra cui test per valutare la presenza di infezioni batteriche o fungine nella bocca, la funzionalità renale ed epatica, il metabolismo dei carboidrati e dei grassi, e l'equilibrio ormonale.
- Valutazione della saliva, che svolge un ruolo importante nella pulizia della bocca dai batteri e nell'eliminazione dei composti odorosi. La saliva può essere testata per valutarne quantità, qualità e pH, nonché la concentrazione di enzimi e la presenza di batteri o altri microrganismi.