Per trattare i problemi di erezione durante il rapporto, i rimedi possono essere tanti quante sono
le possibili cause all’origine: ecco perché
è essenziale la diagnosi iniziale. L’eventuale patologia viene quindi identificata e trattata, oppure lo specialista potrebbe prescrivere un farmaco per sostituire quello alla base del problema.
In generale, le prime scelte di trattamento sono sempre
meno invasive possibile. Dal momento che la disfunzione erettile è spesso causata da fattori compresenti di tipo organico e psicologico, spesso lo specialista procede a
educare il paziente e chi ne condivide la vita intima. Può inoltre consigliare anche di rivolgersi a un sessuologo specializzato per una
psicoterapia di coppia, con l’obiettivo di agevolare la comunicazione, gestire eventuali contrasti fra i partner e affrontare una possibile pressione da performance sessuale. Tale percorso terapeutico è sempre consigliato in concomitanza con tutte le altre modalità di trattamento.
? possibile intervenire su problemi di erezione con
rimedi di tipo ormonale: nei rari casi in cui la causa principale sia un basso livello di testosterone, può essere prescritta la sua assunzione tramite l’applicazione di gel o cerotti ogni giorno, l’impianto sotto la cute di dispositivi appositi, prodotti per il naso, o nei casi più seri anche un’iniezione per due volte al mese.
Il medico potrebbe invece ritenere opportuna la somministrazione di
farmaci orali, in particolare
inibitori della fosfodiesterasi, che favoriscono il flusso di sangue verso il pene. Sono disponibili diverse tipologie di farmaci, caratterizzati dal medesimo funzionamento ma diversi per durata del loro effetto, combinazioni con determinati cibi e possibili effetti collaterali. In ogni caso, una buona parte di questi farmaci risulta più efficace se assunta a digiuno e quantomeno un’ora prima del rapporto sessuale.
Sono controindicati per i pazienti che assumono farmaci per l’
angina pectoris, in particolare nitrati: l’interazione potrebbe infatti provocare un abbassamento eccessivo della pressione sanguigna. Un’alternativa ai farmaci orali è l’iniezione di
prostoglandina PGE1 sulla parete laterale del pene oppure la sua assunzione tramite inserimento di supposta.
La mancata erezione può anche contare su rimedi
fisici rigenerativi o riabilitativi: terapia extracorporea con onde d’urto a bassa intensità e iniezione intracavernosa di PRP, ossia plasma ricco di piastrine (un concentrato di fattori di crescita che supporta la rigenerazione dei tessuti).
Possono inoltre essere messi a punto per la disfunzione erettile alcuni
rimedi meccanici. Se ad esempio il paziente ha la possibilità di raggiungere l’erezione ma non di mantenerla in autonomia, può applicare un
anello di costrizione alla base del pene nel momento in cui la ottiene: in questo modo il sangue non fluisce verso l’esterno e il pene resta adeguatamente rigido.
Quando invece l’erezione non può essere ottenuta, può rendersi utile un
dispositivo ad aspirazione manuale, che, proprio attraverso un meccanismo di leggera aspirazione, permette al sangue di fluire verso il pene. Si tratta di una metodica che presenta alcune criticità, come eventuali ecchimosi, freddezza della punta del pene e naturalmente un’assenza di spontaneità nel rapporto sessuale. Talvolta,
i rimedi meccanici possono accompagnare il trattamento farmacologico.
Per quei pazienti che non possono ricorrere a farmaci o soffrono di disfunzione erettile grave potrebbe rivelarsi inevitabile sottoporsi a intervento chirurgico. L’operazione consiste nell’
impianto di una protesi del pene, disponibile in due tipologie:
- Protesi peniena malleabile, costituita da due cilindri nei corpi cavernosi. La sua presenza consente al pene di beneficiare sempre della rigidità necessaria alla penetrazione.
- Protesi gonfiabile ad attivazione idraulica, composta dai seguenti elementi: due cilindri introdotti sempre nei corpi cavernosi, una pompa all’interno dello scroto e un serbatoio localizzato sotto il basso addome o di lato rispetto alla vescica.
Naturalmente, trattandosi di un’operazione chirurgica, sono sempre da considerare i relativi rischi, nonché la necessità di anestesia totale. Si tratta comunque di una soluzione che presenta elevati livelli di soddisfazione sia nel paziente, sia nella persona che vive la sessualità insieme a lui.
Sempre fondamentale è intervenire sullo stile di vita e su eventuali abitudini negative: oltre a
mantenere sotto controllo il proprio peso corporeo, è indispensabile
evitare di fumare (che rappresenta un fattore di rischio per problemi cardiovascolari)
e di consumare bevande alcoliche.